L’Abruzzo e il Natale: guida alle decorazioni in giro per la regione
AVEZZANO – Il Natale ormai è diventato un fattore sociale che prescinde spesso dalla festa religiosa. E proprio questa funzione civica viene riconosciuta sempre di più per l’impegno dei comuni negli addobbi e nella composizione di alberi e luminarie in giro per la città.
Anche se il risultato alle volte si dimostra deludente o deficitario (come l’inaugurazione dell’albero avezzanese), ormai la tradizione è estremamente consolidata in Abruzzo.
Si parte così da panorami cittadini, con una piazza intera illuminata (ormai da anni) in maniera egregia come quella di Piazza dell’Obelisco a Tagliacozzo, che con un gioco di luci crea un ambiente accogliente e natalizio, ed a tratti fatato.
Rimanendo in zona Marsica, gli appassionati della montagna potranno anche scoprire la svolta “green” data dal Comune di Collarmele. Comune sempre direzionato verso la sostenibilità, famoso nella regione per le sue pale eoliche, oggi si ritrova nella svolta natalizia verso il riciclo. Infatti compare per queste festività un albero ottenuto da bottiglie di plastica riciclate, che va ad affiancarsi al già conosciuto mappamondo, anch’esso frutto del riutilizzo di 10 mila bottiglie di plastica.
Altra ambientazione perfettamente riuscita, fra sacro e profano, è stata quella di Campo di Giove, dove i mercatini natalizi tipici annuali hanno avuto una cornice tutt’altro che scontata, lasciando gli avventori piacevolmente stupiti. Le immagini del fotografo Emanuele Centofanti raccontano egregiamente lo spettacolo natalizio.
Un altra decorazione decisamente inusuale, quasi unica, è quella di Cesaproba di Montereale, in provincia de L’Aquila. La scelta di questo paesino è stata una scelta più tecnologica; la città ha puntato quest’anno su un albero più tech, che illumina il “Colle della croce”, la montagna che sovrasta il paese. E così, ogni sera di Natale, un albero di 2000 mq illumina il paese diffondendo lo spirito natalizio per tutto il paese e dintorni.
Per concludere la provincia, non si può senza dubbio non nominare l’albero di Natale de L’Aquila. Oltre 30 metri per un albero artificiale che ha scaldato i cuori degli aquilani all’accensione. Uno degli alberi più alti d’Europa per rinfrancare l’animo di una delle città più colpite negli ultimi anni.
Anche nelle altre province abruzzesi diversi comuni hanno deciso di omaggiare il Natale e la propria città in diversi modi: ad esempio Teramo ha deciso di seguire il trend delle luminarie con canzoni, omaggiando Ivan Graziani con i versi di “Maledette malelingue” lungo le strade del capoluogo abruzzese.
Sicuramente un record invece è l’albero di Pianella, in provincia di Pescara. Ormai questo è un albero storico per la cittadinanza e per i dintorni, presente da 60 anni nella tradizione del paese. L’albero è altissimo, ma la particolarità è che questo pregevole decoro cittadino è il suo essere del tutto naturale: il cedro è nato lì e non è stato sradicato o trasportato da altri posti. E per festeggiare questo Natale in particolare, l’accensione delle luminarie è avvenuta tramite un tablet attivato dal reparto pediatria dell’Ospedale di Pescara, così da regalare un po’ magia natalizia anche ai più piccoli ricoverati in ospedale.
Per la zona di Chieti invece una delle scelte più particolari è stato l’albero di Miglianico. Questo albero ha ripreso uno degli alberi più famosi del Molise nell’anno passato. Nel paesino della provincia di Chieti 65 “uncinettine” hanno dato vita ad un albero di 8 metri di altezza e 11 di circonferenza, interamente realizzato a mano all’uncinetto con 2400 quadrati colorati. Un albero totalmente fatto a mano, che cambia colore a seconda della luce colorata che si illumina al suo interno.
Infine, un caso particolare che ci sentiamo di raccontare è in provincia di Chieti, un albero all’insegna del riciclo è nato anche nel paesino di Bomba. La struttura di base è fatta di bancali, mentre le decorazioni sono state fatte da bambini dell’asilo e delle elementari, con l’assistenza della Pro loco. Quindi un albero puramente voluto dai cittadini, per i cittadini. A costo zero per il comune e inclusivo più che mai per gli abitanti.
Queste solo alcune delle bellissime realtà abruzzesi nate per il Natale, che alla fine (credenti o no) è sempre un buon momento per ritrovare o per riscoprire qualcosa di buono che magari nel resto dell’anno trascuriamo spesso. Una grande liturgia o una scusa per il buonumore: qualunque cosa sia il Natale per voi, l’importante sarà comunque viverlo nel migliore dei modi con le persone che vi circondano.
Si ringrazia per il materiale e per le informazioni che ha portato a conoscenza di tutti i suoi followers la pagina “L’abruzzese fuori sede”, che svolge un lavoro fantastico di promozione del territorio e di racconto della nostra regione.