L’Anpi celebra a Paganica i 77 anni della Liberazione dell’Aquila. Le storie di ieri per dare esempio e testimonianza oggi

Foto tratta dal sito della Fisac Cgil di L'Aquila

L’AQUILA – Settantasette anni fa, nella giornata di domani 13 giugno, L’Aquila tornava una città libera, liberata dal nazifascismo, dall’oppressione, dalla guerra e dalla paura. Per ricordare quell’evento cruciale e il suo presidente, l’Anpi domenica, domani, sarà a Paganica per celebrare degnamente quell’evento e ricordare il mitico Presidente Alvaro Iovannitti. Quest’anno, poi, la celebrazione avrà anche un tono di attualità visti i coinvolgimenti di elementi residenti nella provincia dell’Aquila in associazioni clandestine ed eversive nazifasciste.

Questa la nota dell’Anpi L’Aquila: «Dopo 9 mesi di occupazione, il sacrificio dei Nove Martiri e i sanguinosi colpi di coda della ferocia nazista culminata negli eccidi di Filetto e di Onna che sacrificano 34 vittime innocenti all’odio dell’invasore sconfitto e in fuga, il 13 giugno 1944 L’Aquila viene liberata.

Dopo tanti episodi eroici di resistenza al nazifascismo, i partigiani del Comitato Italiano di Liberazione entrano in città. E molti di loro, nei mesi successivi continueranno con la Brigata Maiella nel loro slancio patriottico a liberare l’Italia per restituire al paese libertà e onore. Da quel giorno per la città inizia una nuova storia: finisce la guerra, finiscono la fame, la paura e l’oppressione. E si apre una stagione di rinascita civile e sociale che ha visto tanti uomini e donne protagonisti dell’Aquila democratica.

L’Anpi vuole onorare questo anniversario. Perché la memoria di quei gesti non appartiene ai libri di storia, ma alla vita nostra di oggi e di domani. Proteggere lo spirito di pace, solidarietà, giustizia e libertà che animò la Resistenza e la Costituzione, significa impegnarsi ogni giorno per rendere migliore la nostra società. Per questo, la mattina di domenica 13 giugno saremo a Paganica: per ricordare la Liberazione dell’Aquila e la figura di Alvaro Iovannitti che, dopo il terremoto, da Presidente dell’Associazione ha voluto rilanciare l’ANPI per continuare a trasmettere a tutti gli aquilani e le aquilane i valori più belli dell’impegno civile».

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