L’Aquila. Articolato botta e risposta fra l’assessore Bignotti e lo Spi-Cgil sui temi del sociale
L’AQUILA – Botta e risposta a suon di dati e motivazioni fra l’assessore comunale dell’Aquila, Francesco Cristiano Bignotti,e il segretario provinciale dello Spi-Cgil, il sindacato pensionati della Cgil, Egidio Pezzuto.
Tutto è nato una nota congiunta di Cgil provinciale e Spi Cgil, nella quale si stigmatizzava la scarsissima sensibilità dell’Amministrazione aquilana, e dell’assessore in primis, sui temi del sociale visto che era stato disertato il tavolo apposito che, d conseguenza, non aveva potuto tenersi. Da qui al Cgil ha fatto una serie di considerazioni sulle politiche del Comune aquilano in tema di anziani, ma anche giovani, sostegno, solidarietà e cultura.
A queste accuse ha risposto l’assessore Bignotti con una lunga nota, che riportiamo integralmente, nella quale l’assessore bolla le affermazioni dello Spi come inesatte, vuote e fuorvianti: «Rigetto al mittente, nella forma e nei contenuti, quanto apparso sulla stampa locale nella giornata di ieri a firma di Egidio Pezzuto (Cgil), sottolineando che le sue affermazioni si configurano come un attacco diretto e personale nei miei confronti, condito con osservazioni infondate e fuorvianti, privo di sostanza e pieno di inesattezze.
É bene subito specificare che già il 5 giugno 2019 ho incontrato personalmente tutte le sigle sindacali negli uffici del settore Politiche per il Benessere della Persona in Viale Aldo Moro (era presente anche il sig. Pezzuto), in una riunione in cui ho illustrato dettagliatamente il rendiconto del piano sociale, sia nella forma che nella sostanza, trasmesso pochi giorni prima alla Regione Abruzzo. In quella sede, nessuna criticità era stata rilevata dai presenti. Sempre in tale incontro, dissi che sarebbe stato opportuno aggiornare la riunione in seguito alle eventuali comunicazioni sulla proroga del piano sociale, per un’ulteriore annualità, da parte della Regione Abruzzo, comunicazione pervenuta a metà del mese di dicembre.
A ciò aggiungo che sabato 1 febbraio (e cioè pochi giorni fa), durante l’inaugurazione della nuova sede del centro sociale anziani San Francesco-Torrione, in cui era presente anche il sig. Pezzuto tra gli ospiti invitati, ho informato pubblicamente che a metà febbraio avrei convocato nuovamente le sigle sindacali. Evidentemente la buona educazione e la gentilezza in questo ambiente non sono gradite.
L’elenco delle cose fatte in questi anni a sostegno delle categorie più fragili di questa città sono tante e ci vorrebbe un tempo lunghissimo per enunciarle tutte, ma è bene ricordarne alcune: oltre 500 alloggi messi a disposizione con 8 avvisi pubblici rivolti, tra gli altri, a famiglie con isee da 0 a 12mila euro, separati e divorziati, nuclei monoparentali, giovani coppie, coppie con figli, persone singole, insomma categorie con redditi annui lordi molto bassi. Previste premialità per ragazze madri, disabilitá ed altro. E poi, la realizzazione della ‘Casa degli affidi e delle adozioni’, il progetto per contrastare le truffe agli anziani ‘Essere sicuri insieme’, il progetto Familycare per i cargiver, Abruzzo Include, che ha dato lavoro per 6 mesi ad oltre 100 persone in difficoltà, il ‘Dopo e Durante di noi’ che è ormai in dirittura di arrivo dopo un lungo percorso, avvisi pubblici per i fondi ‘Vita Indipendente’, Bonus Economico annuale erogato ad oltre 500 nuclei familiari con isee da 0 a 6mila euro, e così si potrebbe continuare a lungo.
L’ascolto sul territorio è quotidiano, capillare e su ogni settore delle politiche sociali: incontri con i cittadini, con le associazioni, incontri pubblici, convegni. Ad esempio, solo sulla tematica del cosiddetto ‘anziano fragile’ negli ultimi mesi ho partecipato a diversi convegni, uno dei quali organizzato proprio da una sigla sindacale. Forse che qualcuno pensa che l’ascolto si debba fare solo con alcune realtà e al chiuso delle stanze dell’amministrazione? Leggendo la sterile e infondata polemica del sindacalista si evince anche molta confusione: si parla di servizi agli anziani senza specificare che per le persone con età superiore a 64 anni è l’Istituzione Centro Sociale per Anziani (Icsa) ad erogare i rispettivi servizi, si parla di sanità per gli anziani senza precisare che i Comuni Italiani non erogano servizi sanitari e che bensì sono le Asl territoriali a farlo, si utilizzano termini dal significato figurato, buttandoli là nel mucchio e non comprende con quale intento.
Tra l’altro in questi giorni sta uscendo un nuovo avviso pubblico destinato proprio alle fragilità sociali per l’assegnazione di alloggi del progetto Case e Map, così come deliberato a gennaio da questa amministrazione comunale. Mi sono permesso di illustrare i fatti, concreti e incontrovertibili. Lascio volentieri ad altri le esternazioni senza senso, non suffragate da alcunché». Francesco Cristiano Bignotti, Assessore alle Politiche sociali del Comune dell’Aquila.
Ovviamente non poteva farsi attendere la controreplica dello Spi-Cgil che, attraverso proprio il suo segretario provinciale, Pizzuto, ha ribadito e risposto a sua volta all’assessore Bignotti al quale dice di arrampicarsi sugli specchi no sapendo cosa argomentare: «L’assessore Bignotti replica ad una nota della Cgil del 10 febbraio 2020 e con riferimento alle sue affermazioni è necessario precisare quanto segue.
Non è prassi di questa Organizzazione attaccare chicchessia sul piano personale, né in particolare un Assessore che, in quanto tale, estrinseca nella sua azione politica le linee guida di tutta la Giunta ed in primis del Sindaco. Né tantomeno è abitudine affermare e citare fatti non corrispondenti alla realtà. L’Assessore durante il suo mandato non ha mai convocato le Parti Sociali e l’incontro del 5 giugno 2019, da lui ricordato e peraltro solo con alcune Organizzazione, ha avuto un carattere informale e su sollecitazione delle Parti Sociali.
Nel suo intervento Bignotti cita alcuni incontri avvenuti a margini di convegni o inaugurazioni di Centri Anziani, spacciandoli per comunicazioni ufficiali. È probabile che l’inesperienza amministrativa e politica dell’Assessore lo porti a tali conclusioni, ma la vigente normativa (L. 328/2000, Legge Regionale 22/98 e la stessa Costituzione) prevede ben altro che incontri casuali. Ed inoltre il 25 maggio 2017, la Cgil, con altre Organizzazione Sindacali, ha siglato con l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di L’Aquila pro tempore, un accordo sul “Piano Sociale di Ambito Distrettuale 2017/2018” che tra l’altro prevedeva un comune monitoraggio semestrale dell’attuazione di tale piano. Al momento tale monitoraggio non è mai avvenuto.
Fa piacere che l’Assessore pratichi “un ascolto sul territorio quotidiano e capillare”, attività che peraltro rientra nei suoi compiti, ma il ruolo dei corpi intermedi di rappresentanza previsto dalla Costituzione non può essere derubricato a chiacchierate di pochi minuti ed a margine di altri eventi. Nessuno ritiene, né tantomeno la Cgil, di avere la primazia nel trattare argomenti di carattere sociale “al chiuso delle stanze” ma un Amministratore Pubblico dovrebbe, a nostro parere, rifuggire da semplificazioni populiste ed applicare le vigenti normative. Per quanto riguarda poi “i fatti concreti e incontrovertibili” citati dall’Assessore, sarebbe utile che pubblicasse le convocazioni delle Parti Sociali prodotte nel periodo del suo mandato, altrimenti è un vano tentativo di arrampicarsi sugli specchi». Egidio Pezzuto, Segreteria Provinciale Spi-Cgil L’Aquila.