L’Aquila, neurochirurgia: rarissimo e complesso intervento sulla colonna vertebrale su un paziente colpito dall’infezione di un parassita, l’echinococcosi spinale (solo 467 casi al mondo)
L’uomo, operato con successo nelle settimane scorse, sta bene e ora è riabilitazione per cercare di riacquistare la funzionalità delle gambe, compromesse dalla patologia
L’AQUILA – Rarissimo e complesso intervento al reparto di neurochirurgia dell’ospedale dell’Aquila su un paziente, colpito da una malattia alla colonna vertebrale di cui, al mondo, vi sono solo 467 casi.
L’uomo, 66 anni della provincia dell’Aquila, a seguito della patologia, causata dall’infezione di un parassita, l’echinococcosi, era quasi del tutto paralizzato nei movimenti delle gambe.
Grazie al delicatissimo intervento, compiuto dai medici Daniele Millimaggi e Francesco Di Cola del reparto di neurochirurgia diretto dal dr. Alessandro Ricci, il paziente, dopo aver subito l’asportazione di numerose lesioni, provocate dall’echinococcosi, è ora in riabilitazione e, con una nuova terapia, nutre la possibilità di riacquistare l’uso delle gambe.
L’uomo era stato già colpito in passato al polmone dalla malattia, che si contrae ingerendo accidentalmente terra, acqua o alimenti contaminati dalle uova di Echinococco eliminate con le feci dal cane.
Nonostante l’operazione a cui era stato sottoposto nel 2008, la patologia dal polmone si era estesa alle vertebre, fatto estremamente raro (meno di 500 casi al mondo), rendendo sempre più difficoltosa la deambulazione.
Nelle settimane scorse i neurochirurghi del San Salvatore hanno quindi dovuto procedere un’operazione ad alto tasso di difficoltà e molto rischiosa con la quale hanno rimosso decine di cisti presenti nelle ossa e nei muscoli della colonna vertebrale, badando a non danneggiare, durante l’intervento, parti cruciali come la pleura (membrana che avvolge i polmoni) e il midollo.
L’operazione è perfettamente riuscita e il paziente, dopo alcuni giorni di ricovero, è stato successivamente trasferito al reparto di riabilitazione dove attualmente sta seguendo un programma per cercare di riprendere gradualmente la funzionalità delle gambe.
L’uomo è attualmente sottoposto a una terapia che comporta l’utilizzo di un farmaco specifico di difficile reperimento.