L’Aquila. Scoperti in una abitazione 15 chili di piante di marijuana. Arrestato un quarantottenne
Operazione dell’Antidroga della Squadra Mobile che ha scovato il “coltivatore” in una casa di Paganica
L’AQUILA – Grosso coltivatore casalingo di marijuana scoperto e arrestato dagli agenti della Questura del capoluogo di regione. Quindici chili di “erba”, tra piante e infiorescenze essiccate e pronte all’uso, per un valore di 30mila euro, scoperte dalla Polizia.
Nella serata di ieri, la Sezione Antidroga della Squadra Mobile dell’Aquila, ha tratto in arresto M.T., 48 anni, dell’Aquila, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e in materia di armi, colto nella flagranza del reato di illecita detenzione di sostanza stupefacente.
In particolare, gli investigatori, nel corso dei mirati e continui servizi finalizzati alla prevenzione e alla repressione dello spaccio di droga, hanno concentrato la loro attenzione nella zona di Paganica dove, grazie a una capillare attività di osservazione, durata alcuni giorni, hanno individuato un’abitazione in cui, a seguito di perquisizione, sono state rinvenute numerose piante di marijuana, predisposte per l’essiccazione, per un peso di 15 kg. Gli agenti dell’Antidroga, approfondendo la perquisizione, hanno rinvenuto anche cinque contenitori in plastica, alti circa un metro, all’interno dei quali erano presenti ulteriori 5 kg di inflorescenze di marijuana, già essiccate e pronte per il consumo; è stata accertata, infine, nell’abitazione dove l’indagato viveva da solo, la presenza di una serra artigianale, realizzata in plexiglass, utilizzata da M.T. per la coltivazione delle piante.
In considerazione di quanto emerso a suo carico, l’indagato M.T. è stato tratto in arresto e condotto presso l’abitazione dei genitori, in regime di arresti domiciliari, a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di L’Aquila, David Mancini. Da un primo accertamento, la droga sequestrata dagli operatori della Squadra Mobile appare di ottima qualità, tanto da raggiungere un elevato contenuto di principio attivo di Thc. Proprio per questa caratteristica, la sostanza rinvenuta, verosimilmente destinata alla commercializzazione nella città di L’Aquila e zone limitrofe per il successivo consumo da parte anche di adolescenti e giovani, avrebbe un valore “di mercato” di circa 30.000 euro.