L’arte incantatrice dell’artista Pierluca Cetera al Museo Barbella di Chieti: in prima nazionale la mostra “Sirene”

Alle Sirene presso tu giungere devi anzitutto,
che tutti quanti gli uomini incantan che giungono ad esse.
Chi s’avvicina a loro, mal cauto, ed ascolta la voce
delle Sirene, quello non mai la sua sposa ed i figli
piú lo vedranno tornare, diletto mai piú non ne avranno;
ma le Sirene, incanto gli fan con le limpide voci, sedute sopra un prato. (canto XII Odissea – Omero)

E’ fissata a martedì 2 maggio per le ore 18:30, l’apertura della mostra in prima nazionale “SIRENE” dell’artista Pierluca Cetera che esporrà fino al 3 giugno, presso il Museo “Costantino Barbella” in Via V. de Lollis, Palazzo Martinetti Bianchi a Chieti.

La mostra, patrocinata dall’Assessorato alla Cultura e dalla Direzione del museo Barbella nell’ambito del Maggio Chietino, accoglie la più recente produzione del Cetera che, reinterpreta e attualizza il mito delle sirene e vede Massimo Pamio come curatore del catalogo.

Nel corso dell’inaugurazione, dopo i saluti istituzionali del Sindaco Diego Ferrara e del Vicesindaco Paolo De Cesare, i visitatori, nell’osservare le opere, saranno intrattenuti da alcune letture dell’attrice Antonella De Collibus e dagli intermezzi musicali proposti dai Moonflowers, (Loris Mantini, tastiere, Giulia Martino, voce, Tommaso D’Onofrio, violino, Thomas D’Emilio, basso, Matteo Basciano, percussioni, Fabio Di Francescantonio, chitarra).   

Un’ aura esoterica avvolge i corpi rappresentati: corpi nudi con occhi lenticolari di giovani adolescenti colte nella fase di passaggio verso la giovinezza.

E’ il curatore Massimo Pamio, a farsi domande sulla scelta dei soggetti: “Che cosa hanno rivelato le Sirene, per quale motivo il pittore pugliese si è misurato nella composizione di dipinti ad olio su lastra di ferro dal cui fondo nero e avvolgente emergono figure mitologiche riproposte in sembianza di corpi gemmati d’innumerevoli occhi magicamente versatili?”  Il trasferimento della loro immagine su lastra di ferro e fondo nero e avvolgente, le colloca in uno “spazio da cui è possibile osservarli attraverso uno schermo che impedisce loro di fare altrettanto” mantenendo perciò distacco e disinteresse dal e per l’osservatore.

Le sembianze dei corpi nudi emergono potentemente dal fondo, proponendo figure mitologiche cosparse di gemme d’innumerevoli occhi che, lontano da una fissità stupefatta, sono invece magicamente versatili

Come scrive ancora Pamio “quel che immediatamente colpisce di questi corpi è la loro fattura di lemuri, di fantasmi, che li carica di un apparire labile e misterioso e ne suggerisce la provenienza mitologica, esoterica, l’appartenenza a visioni sfuggite agli esercizi di un medium o di un negromante”.

E l’artista “scava il piano con la tecnica chiaroscurale del bitume. Prevede, prefigura, profetizza. Trae auspici dalla superficie richiamando a sé corpi trasparenti, diafani, dotati di un’interiorità traslucida, vuota. Schermi spettrali, proiezioni televisive o cinematografiche, approdi della navigazione in internet, corpi molli, melliflui, equorei, procedure algoritmiche di una Matrix, di una coscienza universale che li genera come bolsi, falsi effetti: le Sirene sono finzioni o meglio predizioni della postumanità?”

PIERLUCA CETERA, nasce a Taranto il 13 novembre 1969. Nel 1998, sotto la guida del prof. Maurizio Giuffredi, realizza “IL SIMPOSIO DEL DENTISTA” per la mostra collettiva “Unheimlich” nell’ex convento di Santa Chiara di Castellaneta.

Dal 2000 ad oggi ha esposto in numerose personali e collettive, ha realizzato diversi progetti pittorici, allestimenti scenici per opere teatrali e spettacoli e si è dedicato anche ad una visione pittorica del cinema.

Negli ultimi anni, dal 2011 ad oggi, si segnalano le collaborazioni con Roberto Lacarbonara, Marinilde Giannandrea,  Carmelo Cipriani, Alexander Larrarte e successivamente partecipa a diverse mostre ad Edimburgo presso il consolato italiano.

Nel 2015 inaugura la stagione espositiva AMACI presso Casa Sponge di Giovanni Gaggia con “INDIGESTA”; nel 2016 presso il MoArtSpace di Xinmi, installa “PIOGGERELLA E FUOCHINO” una vera e propria ricerca sulla pittura e sull’Arte.

La sua creatività come la sua  produzione non conosce sosta e così nel 2017 espone ad Agrigento, nel 2018 a Shezen e a Xinmi; nel 2019 realizza la serie “L’OZIO” esposta a Bari per una personale al Museo Nuova Era di Bari. A Maglie, presso la Fondazione per L’Arte e le Neuroscienze di Francesco Sticchi, presenta la mostra personale “DOPAMINA”.

Attualmente vive a Gioia del Colle ed è docente all’Accademia d’Arte di Bari.

PRINCIPALI MOSTRE PERSONALI 2019 – “Dopamina” a cura di Francesco Sticchi, FANS di Maglie (Le); “L’Ozio” a cura di Francesco Paolo Del Re, Museo Nuova Era, Bari“; L’AntiPasto” a cura di Nicoletta De Santoli,  RA contemporaryArt, Terlizzi (Ba);  2018 – “Ti riguarda” a cura di Monica Demattè, MoArtSpace, Xinmi (Repubblica popolare Cinese); LUCIFERI a cura di Piero Chiariello, Spazio Corrosivo, Marcianise; “I VERBI BREVI” (bipersonale) a cura di Nicola Zito, Kunstschau, Lecce “Ti riguarda” a cura di Monica Demattè, Meicheng Gallery, Shenzhen (Repubblica Popolare Cinese); 2017 – “gli Ospiti” a cura di Francesco Paolo del Re e Sabino de Nichilo, Casa Vuota, Roma;  “i Perseveranti”  a cura di Francesco Siracusa, Spazio Espositivo, Agrigento; 2016 – “Pioggerella e Fuochino” a cura di Monica Demattè, MoArtSpace, Xinmi (Cina); “FILM- macchina della vista e dell’udito” a cura di Vincenzo Schino e del gruppo “Opera”, Fondazione Volume, Roma; “i chiaroveggenti” – a cura di Roberto Lacarbonara, studio d’arte Fedele, Monopoli; 2015 – “indigesta” – a cura di Davide Quadrio, Sponge Living Space (casa Sponge), Pergola (PU); Tarli a cura di Alexander Larrarte, CoArt gallery di Corato (Ba); 2014 –  il Bosco a cura di Vincenzo Schino,  CAOS di Terni; 2013 – “Scritturati” , galleria FormaQuattro, Bari; 2012 – “la (mala) creanza”, a cura di Roberto Lacarbonara, galleria FormaQuattro, Bari; 2011 –  “emiCRANIA (con aura)” testo critico  di Antonella Marino, studio d’arte Fedele, Monopoli; “ le Cavie”  nell’ambito della rassegna “senso plurimo” a cura di Marinilde Giannandrea presso i Cantieri Teatrali Koreja di Lecce;   2008 – “Euclidea” personale a cura di A.Trabucco e M.C. Valacchi, presso la galleria Arte Boccanera Contemporanea di Trento; 2006- “le Ore”personale presso la galleria Paolo Erbetta di Foggia, testo critico Alberto Zanchetta; 2004 – “La conquista della posizione eretta” Vorraum space, galerie Urs Meile , Lucerna, a cura di  Nataline Colonnello; 2003 –“REPLAY”,  personale presso  la galleria “Biz-art” di Shangai, a cura di Monica Demattè; testi di Maurizio Giuffredi e Monica Demattè.

Principali mostre collettive 2020 – “ZOO Generation” – a cura di Christian Caliandro – AncheCinema (Bari); “7” – Centometriquadri Arte Contemporanea – Santa Maria Capua Vetere (Caserta); 2019 – “Entasi” – a cura dell’associazione culturale Arco di Gallieno,  Acquario Romano a piazza Manfredo Fanti, Roma; “Requiem” – a cura di Eliana Urbano Raimondi e Ivan Cenzi, Mirabilia Art Gallery di Giano Del Bufalo, Roma; “At Full Blast”- a cura di Massimo Nardi, Pinacoteca Comunale di Palazzo Miani-Perotti, Cassano delle Murge (Ba); “Dissolvenze” – a cura di Enrica Feltracco, Massimiliano Sabbion e Matteo Vanzan, Gallerie di Palazzo vescovile, Museo Diocesano di Padova; Dopo l’umano” – a cura di Eliana Urbano Raimondi, Palermo., 2022 – “OPEReOMISSIONI” installazione di Arte Integrata con Maurizio Di Feo, a cura di PROSSIMAMENTE ARTE, chiesa di Sant’Agostino a Massafra (TA).

MASSIMO PAMIO, saggista e scrittore, è direttore del Museo della Lettera d’Amore, del Festival della Lettera d’Amore, e direttore editoriale di Edizioni Mondo Nuovo. Cavaliere dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” per meriti culturali.

Ha lavorato nell’editoria fin dal 1978, ha diretto le Edizioni Noubs per 20 anni. Ha curato la regia del video I poeti, le città, il primo video girato in Abruzzo che mette a confronto un poeta con la propria città, indicizzato da IMDb, il database mondiale di film e audiovisivi.

Ha pubblicato in volume numerose opere: di saggistica, e diverse monografie su scrittori e artisti contemporanei. Ha ideato “Casa d’Autore” a Capestrano (Aquila), casa museo dove sono in mostra foto, testi, dipinti d’autore, che vuole offrire uno spazio di serenità e di riflessione, un nido per il pensiero e il cuore: tutti gli artisti o gli scienziati che vorranno usufruirne, potranno farlo, ospitati gratuitamente in cambio di un dono (una poesia, un racconto, un dipinto, una pagina delle loro ricerche) che sarà poi conservato nella casa.