L’Assise Civica di Pescina ha deliberato all’unanimità: l’acqua del Giovenco non si tocca, “senza se… e senza ma”
PESCINA – L’acqua dal Giovenco…non si tocca! Ovvero, nessuna captazione sarà possibile a monte dell’abitato di Pescina. Lo ha ribadito il consiglio comunale della cittadina Siloniana, con una Assise Civica che ha approvato un deliberato all’unanimità. “Senza se… e senza ma”. Qualcuno, rimescolando nel torbido dall’esterno, pensava ad una frattura dei cafoni: bene, deve rifare i suoi calcoli. Pure nel vero senso della parola perché, come è stato da tutti ribadito, il fiume Giovenco non è il “pozzo di San Patrizio” da emungere a più non posso.
Ripercorso tutto l’iter che, di fatto, ha catapultato un progetto inaccettabile di prefattibilità per l’irrigazione del Fucino, il sindaco di Pescina, Stefano Iulianella ne ha evidenziato tutte le negatività. Ed in questo è stato supportato saggiamente, non solo da tutti i consiglieri della maggioranza ma anche da parte di quelli della cosiddetta minoranza. Lo stesso consigliere Maurizio Radichetti (minoranza) ha affondato il dito nella piaga, chiedendo la “paternità” di certe scelte regionali, che non si possono assolutamente addossare pilatescamente solo ai “responsabili tecnici”.
Tra un intervento e l’altro, nella gremitissima sala consiliare, serpeggiava lo spettro di Amplero. Un progetto mai abbandonato, che sin dalle prime origini prevedeva una fantomatica galleria, all’altezza del bivio di Aschi Alto, che avrebbe dovuto dirottare le acque del Giovenco; poi la catasta di tubi che avrebbero dovuto inghiottire le acque a partire dal territorio di Ortona dei Marsi; ora si è scesi più giù, e si parla di deviazione sopra l’abitato di Pescina. Ma perché “Pitonio” non ha avuto le sue scaturigini nella Vallelonga?
In ultima analisi, l’Assise Civica di Pescina ha deliberato, come detto all’unanimità, l’interesse ad accelerare il processo volto alla cantierizzazione dell’intervento per la realizzazione della rete irrigua del Fucino, al fine di risolvere l’annosa questione dell’irrigazione, ma che e altresì importante prevedere opere per la mitigazione del rischio idraulico.
Di essere favorevole, quindi:
1. alla realizzazione della rete irrigua in pressione, finanziata con il Masterplan – Patto per il Sud nel 2016, al fine risolvere le criticità legate all’uso e alla disponibilità della risorsa idrica nella Piana del Fucino;
2. ad una scelta progettuale che preveda anche interventi volti alla mitigazione del rischio idraulico nella Piana del Fucino, per evitare i sempre più frequenti allagamenti del bacino fucense e, in particolare, del bacinetto dove insiste anche un gioiello tecnologico come la Telespazio;
3. ad investire risorse pubbliche nel potenziamento della capacità depurativa degli impianti esistenti nei comuni circumlacuali del Fucino e della Marsica intera, al fine di garantire una migliore qualità dell’acqua da utilizzare anche per scopi irrigui.
Di essere contrari:
1. a qualsivoglia studio progettuale che preveda la derivazione dell’acqua dal corpo idrico del Fiume Giovenco attraverso captazione a monte di Pescina e per tutta la valle fino alle sue sorgenti che ne causerebbero la morte certa con danni irreparabili per l’habitat e per le caratteristiche paesaggistiche. Quest’ultime, al contrario, costituiscono per questa vallata fonte inesauribile di richiamo turistico-ricettivo naturalistico, attese le sue peculiarità floro-ittiche che nel loro insieme sono fonte e risorsa di quel polmone verde inesauribile tipicizzante il contesto pedemontano e montano dell’agro fucense e che sono esclusivamente da preservare e potenziare piuttosto che depauperare;
2. a qualsivoglia studio progettuale che preveda l’accumulo dell’acqua del Fiume Giovenco a monte dell’abitato della Città di Pescina.
Di chiedere:
1. la revoca di tutti gli atti progettuali che prevedono la captazione/ derivazione dell’acqua a monte dell’abitato della Città di Pescina
2. La revoca della Deliberazione della Giunta regionale del 14.08.2019, n. 498, avente ad oggetto “D.G.R. 25.06.2016 n. 402 Masterplan Abruzzo Individuazione dei Soggetti attuatori dei 77 interventi del -patto per l’Abruzzo – ed Individuazione del Responsabile Unico per l’Attuazione del Masterplan, nonché altri soggetti necessari per la verifica, il controllo ed il monitoraggio del Patto. Atto di indirizzo sulla gestione dell’intervento Progetto PSRA/52 Realizzazione rete irrigua dell’intera piana del Fucino.”, con la quale la nuova amministrazione regionale ha fornito ai soggetti attuatori un indirizzo volto a stravolgere il progetto stralcio avviato dalla Giunta regionale precedente che prevedeva, invece, la realizzazione:
• della rete di distribuzione in pressione estesa circa 111 km ed a servizio di una irrigua di 3.456 Ha;
• di un bacino di accumulo stagionale da 1,5 min di m3 lungo il Fiume Giovenco, ubicato a valle di Pescina, nel Comune di San Benedetto dei Marsi;
• di un impianto di sollevamento a Borgo Ottomila da utilizzare, nelle more della realizzazione di tutte le opere del progetto generale, per il sollevamento e la distribuzione dell’acqua di irrigazione con una disponibilità di 1,5 me/s;
3. di avviare un tavolo di confronto, insieme ai soggetti attuatori, per sviluppare una ulteriore ipotesi progettuale che non preveda la derivazione dell’acqua a monte dell’abitato di Pescina e che coinvolga, nella fase di redazione, tutti i portatori di interesse, onde evitare ulteriori ritardi per la realizzazione della rete irrigua nella piana del fucino, che il comparto agricolo fucense non può permettersi.
Di trasmettere la presente Deliberazione: alla Regione Abruzzo, all’Autorita di Bacino Distrettuale dell’Appennino meridionale (ex AdB Liri-Garigliano e Volturno), all’Agenzia Regionale dell’Attività Produttive, al Consorzio di Bonifica Ovest, alla Provincia di L’Aquila, a tutti i Comuni della Marsica, al Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, al Parco Regionale Sirente-Velino.
(foto anteprima di Saverio Taglieri)