L’autunno nella piana del Fucino in una emozionante poesia della scrittrice dei Marsi Maria Assunta Oddi

La scrittrice dei Marsi Maria Assunta Oddi in questa lirica narra, utilizzando l’effetto sonoro delle parole, un momento di magica sospensione nel quale pare di cogliere un segreto, una rivelazione, un’impronta di luce nell’autunno marsicano.

Tra i salici piegati.

Tra i salici piegati d’ombra

sui canali del Fucino

ho desiderato tra verdi riverberi

scorgere piccole frotte di pesci

natanti sui filari di erbe lunghe come

bagnati capelli di fata ora mobili

ora ancorati alla corrente.

Accarezzando fantasie su foglie in volo

povere farfalle leggere al vento

scendeva tremolando la luce dall’orizzonte

sugli orti saccheggiati e incolti e sul mio

sguardo assorto nel bianco chiarore.

 Oh il canale nel dolce pomeriggio d’autunno

è un piccolo viale che nei paesi di mare

corre veloce sulle brevi albe e i lunghi tramonti.

Dov’è ora il canto eterno dell’aria a primavera

splendore argentato degli antichi pioppi?

Un mondo di silenzi invade la piana che

scompare sotto il velo della  recente nebbia.

Sulla strada asfaltata i tralicci dell’alta tensione

si librano all’aria umida e fredda

distanziati e paralleli a braccia aperte

sibilano sulla lama dei fili tesi

a toccare le punte del cielo fin sul barlume

della luna che già vacilla nel crepuscolo

di infinita pace  rivoli d’acqua e di stelle.

                                         Maria Assunta Oddi