Lavori nei sottopassi di Avezzano verso l’ultimazione. Ecco il calendario della riapertura di quello fra Via Pagani e Via Don Minzoni
AVEZZANO – Si procede verso le battute finali nei lavori al sottopasso di Via Don Minzoni-Via Pagani (ex Via Albense).
Concluse le opere di adeguamento e consolidamento antisismico, ora si procede in due fasi alla riapertura.
Da martedì prossimo (3 dicembre), salvo imprevisti, le auto potranno riprendere a transitare da via Madonna del Passo, strada che costeggia la ferrovia, fino a via Pagani in direzione centro.
Sarà aperto al transito anche il percorso inverso, ovvero da via Pagani a via Roma, attraverso via Madonna Del Passo.
Gli operai stanno procedendo in queste ore agli interventi di fresatura e lunedì verrà sistemato il nuovo tappetino.
Sarà così possibile per la ditta lavorare all’ultimo tratto da risistemare, cioè quello che porta a Borgo Pineta e a via Cassinelli. In sostanza, mentre riaprirà al transito la strada che collega via Madonna del Passo a via Pagani, resterà chiuso il tratto da via Pagani a via Cassinelli.
Successivamente, per un tempo stimato in una decina di giorni si procederà al completamento delle opere.
Gli operai stanno sistemando i semafori di allerta antiallagamento che verranno probabilmente posizionati a ridosso della carreggiata perché più visibili per gli automobilisti.
I sottopassi, sia quello di via Pagani (ex via Albense) che quello di via Aquila, sono anche dotati di un nuovo sistema antiallagamento, con l’utilizzo di dispositivi di drenaggio ad immersione in grado di convogliare 25 litri di acqua al secondo, riducendo sensibilmente il rischio di accumuli d’acqua nei sottopassi. Tuttavia, eventi meteorologici intensi e imprevedibili, sempre più frequenti a livello globale, richiedono massima attenzione. Per questa ragione, rimarranno attivi i semafori di allerta, pronti a segnalare eventuali pericoli di acqua alta.
I lavori, finanziati con fondi del PNRR per la sicurezza sismica e idrogeologica rappresentano un importante passo avanti per Avezzano, dotando la città di infrastrutture più moderne e resilienti.