«Le promesse si mantengono! Finalmente un Patto Territoriale che lavora e parte all’attacco dei fondi europei!»
AVEZZANO – Il lavoro comune e nella stessa direzione premia, ed è quello che le principali istituzioni e realtà presenti nella Marsica stanno facendo.
Giovanni Stinelli, Vice Presidente del Patto Territoriale Marsica, commenta e rilancia l’azione che si è innescata con la firma del protocollo “Marsica Strategica, finalizzato ad intercettare fondi e risorse da utilizzare nella Marsica.
«A pochi giorni dalla firma del protocollo d’intesa “Marsica Strategica”, vorrei rimarcare l’importanza di tale atto e del lavoro svolto dalle parti in causa.
Siamo stati i primi in Abruzzo – afferma Stinelli – a seguire le linee guida della Regione stessa che invitava ad unire le forze allo scopo di intercettare le possibilità offerte dal piano dei fondi europei 2023-2027.
Al momento della mia nomina dichiarai che avremmo rilanciato il Patto Territoriale cercando di aggregare il più possibile i comuni tra di loro. Direi che gli atti di questi giorni vanno nella direzione promessa».
Quando il Vice Presidente del Patto Territoriale parla di risorse da intercettare, si riferisce soprattutto ai 42 milioni dal Fondo europeo di sviluppo regionale destinati alle aree urbane, per non parlare, poi, dei 39 milioni per le aree interne, dei 27 del Fondo sociale europeo e gli oltre 21 milioni per il progetto “Leader”.
«Si tratta di importanti fondi comunitari, già destinati all’Abruzzo per il periodo 2023-2027 – riprende Stinelli -.
Con il protocollo “Marsica Strategica”, che vede coinvolti con il Comune di Avezzano, Gal Marsica, Dmc Marsica, Patto Territoriale, Provincia dell’Aquila, Unione dei Comuni e le due aree interne Valle del Giovenco-Vallelonga-Valle Roveto e Piana del Cavaliere-Alto Liri, cercheremo di intercettarne una buona fetta per realizzare opere e progetti di innovazione e sviluppo nel territorio.
Un progetto ambizioso, ma assolutamente prioritario – conclude Stinelli – per poter affrontare l’attuale difficile congiuntura, ma soprattutto le sfide del futuro sia in campo di sistema produttivo, che energetico e ambientale».