Legge Equo compenso professionisti, l’interpellanza di Smargiassi (M5S):”Fare chiarezza sullo stato di attuazione della norma”
“Viste le continue lamentele e richieste di chiarimenti che ricevo quotidianamente da parte di professionisti, ho depositato un’interpellanza per conoscere lo stato di attuazione della legge sull’equo compenso, un testo a firma del sottoscritto, della Capogruppo M5S Sara Marcozzi e del Presidente del Consiglio regionale Sospiri, approvato lo scorso anno col fine di garantire il diritto all’equo compenso e alla certezza del pagamento per i professionisti incaricati in merito ad istanze di privati verso la pubblica amministrazione. Eppure mi vengono ancora segnalati casi di mancata corresponsione dei compensi maturati per servizi resi in attività che vedono coinvolte amministrazioni pubbliche che, a mente della norma approvata, dovrebbero condizionare la chiusura della pratica alla preventiva acquisizione della dichiarazione di avvenuto pagamento dei professionisti coinvolti”.
Lo afferma il Consigliere regionale M5S Pietro Smargiassi, che prosegue: “Ho chiesto di conoscere se la Giunta abbia provveduto o meno a dare seguito agli impegni ed obblighi a suo carico previsti dalla norma. In particolare, voglio conoscere la situazione riguardo alla produzione del modello di sintesi affidamento incarico e, soprattutto, se le disposizioni attuative utili a rimuovere eventuali elementi ostativi per rendere operativa la legge siano state stilate. Parliamo di obblighi che dovevano essere portati a termine entro 60 giorni dall’entrata in vigore della norma, intervenuta lo scorso 11 luglio 2019”.
“Spero che l’Assessore competente riferisca al più presto in Consiglio visto che, per quanto mi è dato sapere, l’obbligo, sempre previsto dalla norma, di relazionare sullo stato di applicazione della legge nella Commissione competente ad oggi non risulta onorato. Sappiamo perfettamente che tra le categorie più colpite dall’emergenza Covid vi sono le partite IVA; per questo, come amministratori, abbiamo il dovere di far sentire vicinanza e soprattutto di dare sostegno, anche garantendo l’efficacia di questo provvedimento legislativo, voluto per assicurare che tutti i professionisti fossero compensati per il lavoro reso” conclude Smargiassi.