Legge popolare contro utilizzo e diffusione dei simboli nazifascisti: ecco il modulo per la raccolta firme

Foto tratta da www.reportpistopia.com che mostra le decine di cadaveri dei civili uccisi dalle SS a Sant'Anna di Stazzema il 12 Agosto 1944

AVEZZANO – Punire l’utilizzo, la diffusione e la pubblicizzazione dei simboli nazifascisti, parola che dovremmo iniziare a ricordare ma anche imparare a scrivere in minuscolo, ecco il modulo per contribuire alla raccolta di firme lanciata dall’Anpi Italia, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, e rilanciata dall’Anpi Marsica, per l’approvazione di una legge popolare.

Una iniziativa che così viene spiegata dall’Anpi: «L’idea parte da Stazzema, il paese dell’alta Versilia segnato dalla strage nazista del 1944 e che ha istituito l’anagrafe antifascista per la costituzione di un Comune Virtuale Antifascista.

Anpi Marsica

Il modulo per la raccolta delle firme si trova presso quasi tutti i Comuni e i cittadini possono recarsi nel proprio palazzo comunale per sottoscrivere la proposta di legge. Il progetto di legge di iniziativa popolare, sottoscritto dai cittadini italiani ai sensi dell’articolo 71, secondo comma della Costituzione Italiana, e della legge n. 352 del 25 maggio 1970, prevede norme contro la propaganda e la diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo e la vendita e la produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti. Nella scorsa legislatura solo un ramo del Parlamento aveva approvato una proposta di legge che sanzionava coloro che propagandavano le immagini o i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco. La presente proposta di legge riprende quelle finalità e aggiunge ulteriori aggravanti per l’esposizione di simboli fascisti e nazisti nel corso di eventi pubblici. Nessuna tolleranza verso chi si cela dietro le libertà democratiche per diffondere e vendere oggetti simboli di quel passato tragico. Si intende ripartire da una iniziativa popolare dal basso per difendere la nostra Costituzione e i suoi valori. In questo quadro l’ANPI Marsica chiede ai cittadini di sottoscrivere la proposta di legge e chiede  altresì ai Sindaci, custodi dei valori della Costituzione, di aderire all’iniziativa e di attivare le procedure conseguenti perché i cittadini possano esercitare il loro diritto.

Dalla Carta di Stazzema: “il Futuro non è il Fascismo. La civiltà, il progresso, il futuro appartengono alla dimensione democratica. Esistono diritti inalienabili che ogni essere umano possiede, senza distinzione per ragioni di pensiero, razza, colore, sesso, lingua, religione, opinione politica, origine nazionale o sociale. Il diritto di tutti di poter esprimere liberamente le proprie opinioni, ad autodeterminarsi come individuo, ad avere un lavoro e condurre un’esistenza dignitosa. “Essere per”: un mondo senza guerre, terrore e forme di oppressione; un futuro migliore, un progresso sostenibile, bellezza e civiltà; la fiducia nella ragione, nella cultura e nella scienza di uomini e donne”.

Per il sogno di una esistenza libera, per cui tanti hanno lottato e sacrificato la vita regalandoci la Costituzione, l’Anpi chiede di sottoscrivere la proposta di legge di iniziativa popolare».

Per meglio capire di cosa parliamo, quindi, vi offriamo un link che descrive bene i fatto dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema avvenuto il 12 Agosto 1944: https://www.reportpistoia.com/la-via-della-seta/item/74157-sant-anna-la-strage-nazista-e-la-vergogna-italiana.html

Ma chi volesse documentarsi in loco, in Abruzzo, nell’aquilano, può andare a Capistrello, vicino Avezzano, o a Pietransieri, vicino Sulmona, dove ci son testimonianze dirette di altre stragi naziste in territorio italiano.

“Strage di Capistrello“: https://storiedimenticate.wordpress.com/2014/06/04/4-giugno-1944-i-martiri-di-capistrello/

“Strage di Pietransieri”: https://www.pietransieri-racconta.com/la-storia-di-pietransieri/eccidio-di-limmari/

Pierluigi Biondi

Prima di fornirvi in file Pdf e in immagine il modulo per raccoglier le firme, che poterete usare come singoli, associazioni oppure portare al vostro comune di residenza per chiedere che venga attivata la raccolta di firme, riportiamo anche l’invito degli esponenti aquilani di questo movimento, Quirino Crosta, William Giordano, Marialuisa Serripierro, Fulvio Angelini, che denunciano come il Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, abbia deciso di ridurre l’orario dell’ufficio preposto alla raccolta delle firme, ai soli lunedì e giovedì dalle 10 alle 12 e il mercoledì dalle 15.30 alle 17.30, a causa del COVID-19. I quattro hanno chiesto invece al Sindaco Biondi e al Comune di L’Aquila «di ripristinare giorni e orari già fissati (tutti i giorni dalle 8. alle 13.30 e martedì e mercoledì anche dalle 15.30 alle 17.30) e di  aumentare gli spazi disponibili, sfruttando anche gli altri uffici comunali e le Delegazioni delle Circoscrizioni. Con minore lavoro per i funzionari e le funzionarie del Comune, e con più opportunità per i cittadini e le cittadine che intendono firmare. Questo per noi significa reagire con nuova democrazia alle contrazioni imposte dalla pandemia». E speriamo che tale richiesta venga accolta senza fare troppe difficoltà.

Questo il modulo per raccogliere le firme:

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