L’Esercito nel Pnalm per assicurare la sanità di emergenza. Pietrucci: “Sanità militarizzata nell’Alto Sangro? Vergogna di Marsilio e Asl!”

Pierpaolo Pietrucci

AVEZZANO – Marsilio e Fernando Romano (l’attuale Dg della Asl1) come Alemanno al tempo del suo mandato di Sindaco di Roma, quando cercava di sollecitare l’intervento dell’esercito ad ogni emergenza che colpiva la Città Eterna.

Il paragone è del consigliere regionale Pd Pierpaolo Pietrucci che, pur sottolineando lui stesso come non ci sarebbe nulla da ironizzare e da ridere, si dice però indignato nel vedere affrontare da un Presidente di Regione, e da un suo Dirigente, un problema così serio come il servizio sanitario di assistenza ed emergenza in una zona impervia, vasta e turisticamente rilevante come quella del Parco Nazionale d’Abruzzo.

“Non può essere vero che un presidente di Regione e un suo Direttore generale della ASL pensino di sfuggire alle loro responsabilità con un trucco così meschino e grave.

La mobilitazione dell’Alto Sangro promossa dai Sindaci, dalla CGIL, dai cittadini che in migliaia stanno firmando per chiedere, anzi pretendere, come è giusto che sia, di garantire il servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica) per Pescasseroli, Pescocostanzo e Castel di Sangro va risolta con atti definitivi e coerenti.

Invece, chiedendo l’intervento provvisorio dei medici dell’esercito, non solo si ammette il fallimento, ma si prende in giro la gente perché fra qualche settimana tornerà tutto come prima.

Negli anni passati divenne famosa una parodia dell’allora sindaco di Roma, Alemanno, che per ogni esigenza del Comune (da una spolverata di neve al problema dei rifiuti) se ne usciva gridando “Chiamo Esercito!”

Qui non c’è proprio niente da scherzare, invece. Non si gioca con la vita e la salute delle persone.

L’esercito è una preziosissima risorsa di competenze, generosità e capacità di intervento: ma è giusto che operi nelle emergenze e non sostituendosi agli Enti locali nella loro amministrazione quotidiana.

A garantire i diritti dei cittadini deve pensarci la politica intervenendo con soluzioni giuste, coraggiose e prendendosi le proprie responsabilità: ed è quello che faremo con Luciano D’Amico governando il futuro della Regione”.