L’ex Sindaco di Civitella Roveto Pierluigi Oddi svela cosa c’è dietro la sua caduta: «Colpito da chi ha avuto solo il tempo di firmare le dimissioni»

CIVITELLA ROVETO – Ha atteso fino al pomeriggio della giornata appena trascorsa l’ormai ex Sindaco di Civitella Roveto, l’avvocato Pierluigi Oddi, prima di far trapelare una sa prima reazione ufficiale e in prima persona.

E lo ha fatto sulla sua pagina Facebook personale, a poche ore dalle dimissioni di massa di 7 consiglieri comunali, sui 14 che compongono il Consiglio di Civitella, iniziando a sfilare il suo… rosario.

Sul banco degli imputati, in primis, una consigliere e assessore che, secondo Oddi, non avrebbe mai partecipato alle attività amministrative e non, e che oggi ha determinato, con la sua firma, la caduta dell’Amministrazione.

Oddi, il cui post riportiamo integralmente, dà appuntamento ai suoi concittadini ad un comizio che terrà a breve e dove farà rivelazioni anche più circostanziate.

Questa la dichiarazione dell’ex primo cittadino di Civitella: «Mentre fino a ieri mattina mi facevo in quattro per fare anche i lavori manuali (come quelli fatti al vecchio cimitero di Meta) per otto ore consecutive, come del resto sempre fatto ogni giorno sin dall’inizio del mandato, da due anni una signorina che oggi non solo ha TRADITO la mia fiducia, ma anche quella degli elettori di Civitella, non è neanche MAI venuta alle giunte comunali (assente per il 95% delle volte) e non si è mai degnata di compiere mezza attività legata alle due deleghe importanti che le erano state assegnate dal sindaco, l’istruzione e lo sport, continuando a percepire l’indennità di euro 300 circa al mese per due anni.

Assente in tutto e per tutto: non aveva neanche tempo di rispondere ai numerosi messaggi che le venivano inviati.

Nonostante ciò, fino al 25 novembre 2023, ossia una settimana fa (in occasione della giornata contro la violenza sulle donne), era con noi al teatro comunale serena e tranquilla, come lo era al Comune nei medesimi giorni, senza nessun contrasto.

Oggi, senza neanche mezza parola anticipatoria (non fosse altro per rispetto), ha trovato il tempo per andare al notaio a Sora per firmare le proprie dimissioni da consigliere, unitamente ad altri, provocando la caduta dell’amministrazione comunale.

Questo è solo un’anticipazione di quello che dirò pubblicamente al prossimo COMIZIO in ordine a quanto accaduto in questi due anni all’interno del comune, che solo per “quieto vivere” ho sottaciuto e sopportato, mentre svolgevamo in pochi il lavoro di altri, totalmente assenti.

Ho la coscienza pulita, ho abbandonato addirittura il mio lavoro per stare 15 ore al giorno al servizio di questo paese, sono intervenuto giorno e notte in tempo reale per risolvere problemi e questioni e non sarà l’atto vile di oggi a farmi desistere dall’occuparmi del mio territorio, che amo profondamente.

Per ora, però, non potrò occuparmi più di niente, con tutte le conseguenze che ne deriveranno.

AD OGNUNO LE PROPRIE RESPONSABILITÀ.

Giudichino i cittadini, chi ha lavorato e chi ha tradito».