LFoundry Avezzano. Fumata nera automatica sulla firma del rinnovo contrattuale
Saltato l’accordo a causa di una rigidità dell’Ad che ha manifestato difficoltà nel reperire barre di silicio
AVEZZANO – Vertenza LFoundry Avezzano, e niente, non c’è niente da fare, non si riesce a trovare un briciolo di buon senso in una trattativa che, fra una fase e l’altra, si tira avanti ormai da oltre due anni. E stiamo parlando della più grande azienda della provincia dell’Aquila, di una delle maggiori della regione e del centro sud Italia. Oltre che del destino di 1600 lavoratori.
Fra la serata di ieri e la nottata appena trascorsa, infatti, si è tenuto l’ennesimo tavolo che doveva addivenire alla firma del nuovo contratto aziendale. Ma, come sempre ormai da mesi, c’è stata la nuova sorpresa. L’Ad D’Antiochia che avrebbe portato delle difficoltà pesanti nel rifornimento di barre di silicio, base delle produzioni LFoundry, e dall’altra parte la rigidità del sindacato nel considerare le mosse di questo Ad. Un gioco del parti che parrebbe voler far intendere che qualcuno non voglia che l’accordo si raggiunga, per lo meno no in questa fase.
Dietrologie e nostre valutazioni a parte, però, vi riportiamo la nota ufficiale diramata dai sindacati e dalla Rsu di Stabilimento: «Nella riunione del 3 marzo scorso la delegazione sindacale si aspettava una risposta della direzione aziendale in merito all’impegno ad illustrare il piano industriale presso una sede istituzionale, fatto questo si poteva aprire la discussione sugli altri argomenti riportati nella lettera dei lavoratori; così non è andata, in quanto la riunione è stata rinviata a venerdì 5 con una proposta di verbale che conteneva delle dichiarazioni non rese in sede di riunione ma di una importanza notevole: le difficoltà di approvvigionamento del silicio e delle altre materie prime potrebbero portare alla chiusura dello stabilimento, entro fine marzo, da come la notizia è stata scritta. La risposta sindacale ha visto la delegazione proporre un incontro urgente, concordato per il 5 marzo alle 19. Dobbiamo purtroppo rilevare che l’atteggiamento della dirigenza rispetto al tavolo di confronto con i rappresentanti dei lavoratori non è cambiato, non è così che ci si confronta su argomenti delicati che addirittura riguardano la sopravvivenza dello stabilimento e che, in particolari frangenti come questo, andrebbero esposti presso le opportune sedi istituzionali appena se ne ha contezza.
Alla luce dei chiarimenti forniti dalla dirigenza in merito al problema degli approvvigionamenti, che comunque esiste, tale argomento è stato utilizzato in maniera strumentale, allo scopo di creare un clima di (inutile) tensione per favorire l’azienda nei rapporti di forza al tavolo sindacale. Questo comportamento ha fatto venire meno, ancora una volta, il rapporto fiduciario tra le parti, non è così che si comporta un AD serio e affidabile. Fermo restando lo stato di agitazione ci riserviamo di comunicare le date delle prossime assemblee dei lavoratori», Fim, Fiom, Uilm, Failms, Rsu di Stabilimento.
C’è solo da sperare che, con l’arrivo della primavera e il maggio numero di ore di luce rispetto alla notte, il buon senso si faccia largo nel lungo periodo di oscurità della ragione che, da due anni, sta caratterizzando questa estenuante e sempre più incomprensibile trattativa.