LFoundry Avezzano. Incontro chiesto dai sindacati su organizzazione del lavoro ed Emergenza Covid-19
AVEZZANO – Situazione LFoundry d Avezzano, richiesta di incontro avanzata dai sindacati metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil, con la Failms e la Rsu di stabilimento, alla dirigenza aziendale.
In ballo il futuro e l’immediato dello stabilimento avezzanese, il più grande della provincia e fra i più importanti e strategici a livello regionale e di area. Oltre alle tematiche meramente contrattuali, i sindacati premono per arrivare a definire una stabile organizzazione del lavoro oltre, se non prima, a procedere alla ridefinizione di smart-working, lavoro interinale e riorganizzazione in questo periodo di emergenza Covid-19.
Questa la richiesta inviata dai sindacati: «Le scriventi OO. SS. e la R.S.U. di stab.to, con la presente, chiedono un incontro per discutere i seguenti temi:
- Piano industriale: facendo seguito a quanto dichiarato dell’azienda in occasione dell’incontro del 30 luglio in Regione Abruzzo relativamente al piano industriale, è urgente un aggiornamento sulle prospettive dello stabilimento a partire dal 2021;
- Orario di Lavoro: è indispensabile riaprire un confronto sulla turnazione attuale che deve tendere alla riduzione delle due notti consecutive, al fine di rendere meno gravosa la turnazione, considerando anzianità di servizio ed anagrafica della popolazione interessata. A tal fine si chiede di partire da un’analisi accurata del turno 2-3, già oggetto di accordo;
- Fondo nuove competenze: la misura prevista dal decreto rilancio e recentemente oggetto di decreti attuativi, necessita di urgente analisi per consentire di cogliere, nel miglior modo e per tutta la capienza possibile, l’opportunità di riqualificazione offerta dallo strumento;
- Riorganizzazione: nel contesto attuale sarebbe utile aprire un confronto su uscite incentivate, in particolare per quelle lavoratrici e lavoratori prossimi alla pensione che hanno condizioni di fragilità;
- Lavoro interinale: non è più rinviabile l’individuazione di un percorso che dia una prospettiva lavorativa stabile, al fine di non disperdere le professionalità acquisite;
- Smart working: con l’aumento dei casi di positività Covid19 nel nostro Paese, sempre più sarà necessario il ricorso all’utilizzo di questa modalità di lavoro, nella consapevolezza di essere di fronte ad un quadro normativo in via di definizione, per il quale, si resta confidenti di trovare un’intesa tendente ad una regolamentazione strutturale.
Le scriventi, sono fermamente convinte che, si possa riaprire il confronto, con l’obiettivo di raggiungere un accordo quadro o intese specifiche, evidenziando, da subito, di voler affrontare il merito della discussione senza pregiudiziali, al fine di favorire un dialogo franco ed efficace, nell’interesse di tutte le parti».