Libri in vetrina: “Il tuffo di Colapesce”, la raccolta letteraria di Lorenzo Spurio

Per chi fosse affascinato dalla cultura letteraria siciliana, e più specificamente dalla poesia, dalla narrativa, dai saggi, dagli articoli e interviste di e con i più grandi autori siciliani – tra cui Sciascia, Tomasi da Lampedusa, Brancati, Vittorini, Ignazio Buttitta e tanti altri – può trovare interessante la raccolta che Lorenzo Spurio, critico letterario marchigiano e uno dei maggiori studiosi lorchiani del nostro Paese, ha provveduto a redigere ne IL TUFFO DI COLAPESCE edito dal Gruppo Letterario Culturale Edizioni (G.C.L. Edizioni) di Pulsano (TA) diretta da Gian Carlo Lisi.

Nel suo lavoro ricco di circa 400 pagine e che inaugura la Collana “AsSaggi” interamente dedicata alla critica letteraria, l’autore ripercorre le varie “punte” della bella Trinacria intrattenendo rapporti con poeti, scrittori e artisti di questa regione che lo affascina e che considera come una seconda casa, per cui oltre all’aspetto più propriamente letterario e tradizionale, si addentra anche nei meandri del nuovo modo di scriver poesia, come il dittico poetico di Emanuele Marcuccio, la corto poesia italiana con i suoi esponenti Antonio Barracato e Dorothea Matranga, la poesia sculturata di Giovanna Fileccia e la quarto-poesia, il trinismo e la “scalenata” di cui Rosario Loria sembra essere la  massima personalità.

Da critico realista qual è non trascura di affrontare anche altri aspetti peculiari della Sicilia, mettendo in evidenza l’attivo impegno di alcuni esponenti verso il problema-mafia come Danilo Dolci, Peppino Impastato e Maria Saladino.

Il titolo del libro si richiama ad una leggenda che volle Nicola, secondogenito di un pescatore e abilissimo nuotatore, trasfigurato in figura chimerica metà pesce e metà uomo che si trasferì a vivere nelle profondità marine.

Ma il re lo richiamò sulla terra perché aveva terrore che la Trinacria, sorretta da tre pilastri di cui uno immarcescito, sprofondasse in acqua; Nicola, ormai divenuto Colapesce, avrebbe dovuto rituffarsi e sorreggere sulle sue spalle l’isola.

Ciò che Colapesce fece immediatamente, condannandosi nel contempo, a vivere per sempre giù nel mare. La leggenda si estende e attribuisce ai cambi di spalla Colapesce per riposarsi, i movimenti tellurici che si percepiscono nella zona tra Catania e  Messina.

Lorenzo Spurio ha dedicato, nel 2019, un altro libro alla poesia di questa regione del nostro Meridione; un volume antologico VIAGGIO IN SICILIA con poesie di poeti siciliani contemporanei che nel corso del periodo 2015-2018 avevano preso parte ai reading poetici organizzati e promossi, con l’Associazione Euterpe, in Sicilia. Il volume, stampato a tiratura limitata in raffinata veste editoriale, ottenne importanti adesioni da parte di distinti centri di cultura (Università di Palermo, Accademia Federiciana di Catania, Istituto di Cultura Siciliana di Catania, Centro Studi “Maria Costa” di Messina, etc.), e delle di amministrazioni locali.

Lorenzo Spurio (Jesi, 1985). Poesie: Neoplasie civili (2014), La testa tra le mani (2016), Le acque depresse (2016), Tra gli aranci e la menta. Recitativo dell’assenza per Federico García Lorca (2016; 2020), Pareidolia (2018) e Il restauro delle linee (2021). Curatore di antologie poetiche: Convivio in versi. Mappatura democratica della poesia marchigiana (2016, 2 voll.), Sicilia: viaggio in versi (2019) e Fiori di Poesia (2022). Per la narrativa ha pubblicato alcune raccolte di racconti. Attività di  critico letterario con la pubblicazione di vari saggi in volume: La metafora del giardino in letteratura (2011), Jane Eyre, una rilettura contemporanea (2011), Scritti marchigiani (2017), Cattivi dentro: dominazione, violenza e deviazione in alcune opere scelte della letteratura straniera (2018), La nuova poesia marchigiana (2019), Il canto vuole essere luce. Leggendo Federico García Lorca (2020), Inchiesta sulla Poesia (2021) e Alberti canta sempre (2021).

Ha tradotto dallo spagnolo poesie di Federico García Lorca, Rafael Alberti, Luis Cernuda, Miguel Hernández, Antonio Machado, Margarita Ferreras, Josémaria Alvariño, Pilar de Valderrama, Niní Bernardello, Dina Bellrham (Le iguane non mi turbano più, 2020; La donna d’elio, 2022) e Anahí Lazzaroni (Il vento soffia / Qualcuno lo disse, 2022).

Presidente dell’Associazione Euterpe APS di Jesi e Presidente di Giuria in vari concorsi, ha ideato e presiede il Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi”. Ha vinto vari premi letterari sia per la poesia sia per la saggistica e alcuni riconoscimenti speciali. Su di lui si sono espressi Giorgio Bàrberi Squarotti, Dante Maffia, Corrado Calabrò, Ugo Piscopo, Emerico Giachery, Biancamaria Frabotta e altri.