L’immagine di Juan Carrito accoglie residenti e visitatori del Parco nazionale d’Abruzzo a Venere. Monito per ricordare che si attraversa un’area protetta

PESCINA – C’è una strada nella Marsica che è la direttrice principale di ingresso per il Parco Nazionale d’Abruzzo, la SS 83 Marsicana, appunto.

Porta verso il Pnalm è il paese di Venere, frazione di Pescina, che introduce nella zona più ricca da una punto di vista della fauna. Proprio l’area di Venere, Gioia, Bisegna, San Sebastiano e dintorni, infatti, in questi quattro anni sono stati gli scenari in cui Juan Carrito, l’orso simbolo del Parco, ha effettuato le sue visite in centri abitati, frutteti, piazze e quant’altro.

La tragica fine del simpatico e irrequieto orso, morto investito da uan auto a Castel di Sangro, ha ispirato Alessandro Verrocchia, ex dipendente della Sovrintendenza, nonché restauratore, che di sua volontà, e su suggerimento del figlio che è l’assessore comunale di Pescina Guido Verrocchia, a realizzare una tela, poi applicata su una parete che si trova lungo la SS 83 che transita all’interno del centro abitato di Venere, proseguendo poi verso il Parco Nazionale.

Alessandro Verrocchia ha realizzato questo dipinto riprendendo una delle foto migliori di Juan Carrito, spesso pubblicata sui vari social e dalle testate giornalistiche.

L’intento è quello di fare questo omaggio a Juan Carrito, ricordando però, a residenti, visitatori e turisti che ci si trova in zona Parco, a ridosso di una delle strade principali, e dove è molto probabile trovarsi davanti a animali selvatici.

L’immagine di Juan Carrito alle porte di Venere, che questa mattina è stata inaugurata dal Sindaco di Pescina Mirko Zauri con gli amministratori del centro siloniano, sarà un saluto da parte di un simbolo della ricca natura del Parco, nonché della presenza degli Orsi Bruni Marsicani, e, contestualmente, un invio a fare attenzione al transito della fauna selvatica attraverso un animale che ha reso famosa la Marsica e il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.