Lo “Ziré d’Oro” al Maestro Mimmo Emanuele come personaggio dell’anno

Premiati anche altri noti personaggi aquilani distintisi per la loro opera

L’AQUILA – Nuovo importante riconoscimento per il Maestro Mimmo Emanuele, artista aquilano che otto mesi fa ha aperto in centro la sua “Bottega d’Arte” con la collaborazione fattiva di un altro artista aquilano, e amico, Antonio Zenadocchio.

Mimmo Emanuele, infatti, insieme ad altri personaggi, è stato insignito dello “Ziré d’Oro” quale personaggio dell’anno.

L’evento si è svolto sabato scorso, 27 novembre, alle ore 17, presso l’auditorium dell’Ance all’Aquila.

Lo Ziré d’Oro

Insieme a Mimmo Emanuele sono stati premiati il cardiochirurgo di fama internazionale Ruggero de Paolis, originario di Paganica, il Presidente Ance L’Aquila Adolfo Cicchetti, il M° Leonardo de Amicis, il Presidente dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila Rinaldo Tordera, il Direttore della Confartigianato Daniele Giangiulli, Massimo Alesii (AGT Comunications), il giornalista di LAQTV Angelo Liberatore, e Francesco lo Piccolo, Direttore di Voci di dentro, giornale di detenuti, il ristoratore Giuseppe Massari, la commercialista Anna Lisa di Stefano e il panificatore di Poggio Picenze Felice Galeota.

I “Personaggi dell’anno” sono stati premiati nella serata conclusiva dei Premi L’Aquila Zirè d’oro intitolati ad Angelo Narducci, storico Direttore di Avvenire, poeta e Deputato Europeo nella prima legislatura.

La motivazione del premio al M° Mimmo Emanuele

Nella stessa serata sono stati premiati i finalisti del concorso letterario così come sono risultati dopo il voto della prestigiosa giuria presieduta da Gastone Mosci, dell’Università di Urbino, e composta dal Presidente ODG d’Abruzzo Stefano Pallotta, Maria Lenti, Germana Duca di Urbino, Fabio Maria Serpilli di Ancona, Liliana Biondi, Goffredo Palmerini, Marilena Ferrone, Maria Silvia Reversi e Mario Narducci dell’Aquila.

Questi i finalisti, in ordine alfabetico, delle varie sezioni del Premio.

Poesia in lingua: Clara Di Stefano, Daniela Fabrizi, Benito Galilea. Racconto in lingua: Elena Galifi, Mariaester Graziano, Maria Grazia Maiorino, Gabriella Nardacci, Monica Pelliccione. Poesia d’amore: Eva Martelli, Vittoria Tomassoni, Gianna Vespaziani. Poesia in Dialetto: Floredana De Felicibus, Arnaldo De Paolis, Antonio Frattale. Racconto in Dialetto: Bruno Benedetti, Giuseppe Placidi. Presidente dei premi Angelo Taffo.

Mimmo Emanuele

Così commenta per noi l’artista Mimmo Emanuele: «Sono onorato e felice d aver ricevuto questo importante riconoscimento. E’ un primo riconoscimento non tanto alla persona a alla mia attività, e in primi la mia iniziativa della “Bottega d’Arte”.

Dopo alcuni mesi dall’apertura della mia bottega d’arte in pazza San Marco a L’Aquila – dice Emanuele – , posso cominciare a tracciare il profilo di un percorso che si sta piano, piano dipanando e che tende a completare il mio pluridecennale percorso artistico.

Il termine bottega non è casuale, ma contiene già intrinsecamente un programma e un obiettivo. Altri artisti parlano, forse più propriamente, di studio d’arte o di laboratorio.

Lo studio presuppone momenti di concentrazione personale per approfondire le tematiche trattate e elaborare nuove filosofie artistiche.

Laboratorio indica sperimentazione, ricerca di modalità nuove di espressione. Queste due strutture, con le relative modalità di uso, non mi sono nuove e, anzi, le ho praticate a lungo nello studio che continuo a tenere presso la mia abitazione.

Bottega – spiega Mimmo Emanuele – è invece una proiezione verso i secoli migliori dell’arte italiana, verso il Rinascimento, quando l’arte non restava al chiuso, ma era una parte importante della vita sociale e culturale italiana.

Il momento della premiazione

Una bottega è una presenza attiva nell’ambito del tessuto urbano, è un luogo in cui si entra in qualunque momento della giornata, anche per spezzare la monotonia delle incombenze quotidiane.

È un momento di confronto, di riflessione, di formazione, possibilmente di arricchimento del proprio essere profondo. E non solo.

Una bottega è un luogo dove si progetta l’arte, dove si pensano gli interventi nella città, nel territorio circostante e da dove ci si rapporta alle altre realtà italiane e non. Il bilancio – conclude il Maestro Mimmo Emanuele – di questi primi mesi è decisamente positivo, ma è solo l’inizio».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *