Locali chiusi o schermati con lastre di legno a San Benedetto dei Marsi per paura della… rivoluzione pro Orsa Amarena
SAN BENEDETTO DEI MARSI – Pochi chilometri distanziano Pescina, il paese del Sindaco Mirko Zauri, da San Benedetto dei Marsi, il centro fucense del Sindaco Antonio Cerasani, nonché luogo di residenza di Andrea Leombruni, imprenditore locale di 56 anni, che la notte fra il 31 agosto e l’1 settembre scorsi ha sparato con un fucile all’Orsa Amarena, uccidendola.
Eppure bastano quei pochi chilometri, in questa domenica settembrina di protesta e passione civile, per cambiare completamente panorama e clima.
Se a Pescina la manifestazione di Wwf, Parco, Italia Nostra, Lipu e dì altre associazioni ed enti nazionali e locali, ha visto tutto il paese coinvolto, sindaco in prima linea, con tutti i locali aperti, a San Benedetto è tutta un’altra cosa.
Alle 15, fra poco, è previsto l’inizio della manifestazione ambientalista promossa dal Pae – Partito Ambientalista Europeo, e ad attendere i manifestanti, se ne aspettano almeno un migliaio, anche da fuori regione e dal Trentino, a San benedetto dei Marsi sono serrande abbassate e vetrine schermate con lastre di legno.
Insomma, qui la paura della “rivoluzione”, come l’ha chiamata Zauri, probabilmente innescata da chi sulla paura vuole giocarsi le poche carte rimaste, sembra aver vinto.
Da sottolineare che, e questo si che meriterebbe una qualche spiegazione, parrebbe che contestualmente a San Benedetto dei Marsi, dove il sindaco ha annullato il mercato settimanale previsto per oggi e fatto anticipare la partita di calcio della squadra locale, sembra sa prevista una contromanifestazione organizzata da presunte organizzazioni di allevatori.
Questo si che potrebbe essere un elemento con delle potenzialità per possibili problemi di ordine pubblico, visto che, come da prassi e norma, manifestazioni di opposto segno si fanno svolgere in tempi o in luoghi diversi e distanti.
Onore al titolare dell’unico locale rimasto aperto che ha così dimostrato che la paura la si può anche lasciare in cantina. Insieme ai fucili.