Luco dei Marsi. Rifiuti e carcasse abbandonate: individuati i responsabili, saranno perseguiti

LUCO DEI MARSI – Torna al centro della scena Rio Carniello e pozzo Sant’Angelo, che nei mesi scorsi sono stati sottoposti a lavori di ripulitura da parte della Segen. “Solo pochi mesi fa ci siamo sobbarcati un imponente lavoro di ripristino e manutenzione, comprensivo di ripulitura, sbancamento e rifacimento degli argini del rio. Un lavoro immane e atteso da anni da tutti, e in particolare dagli agricoltori, dato che quello che viene giù dal Rio, che a monte si chiama Rio Rosa, finisce nei canali fucensi e da lì nelle colture (che tutti consumiamo)” – asserisce la Sindaca De Rosa.

Dopo aver sollecitato l’attenzione della Regione, delle Autorità di bacino, il Consorzio di Bonifica, sulla necessità di un regolare, serio e appropriato lavoro di manutenzione e cura del territorio, l’Amministrazione di Luco ha provveduto a ripristinare una situazione “decente”. Ma oggi devo rilevare, con la massima amarezza, che l’inciviltà di alcuni, pochi ma a quanto pare irriducibili, la mancanza di considerazione per i luoghi in cui si vive, in cui vivono i propri figli, purtroppo rischiano di sovrastare e vanificare ogni sforzo. Questo NON può essere, NON deve essere” asserisce la prima cittadina.

A fronte di questo scempio è stata aperta un’approfondita indagine sui materiali raccolti: abiti dismessi, rifiuti di ogni tipo, ma anche elementi che hanno permesso l’individuazione dei responsabili (come buste della corrispondenza e quaderni dei bambini consumati), tanti elementi che portano la firma degli autori di questo scempio, o parte di esso, e che verranno sanzionati duramente. Tra i rifiuti ancora, carcasse di pecore morte, imbustate e gettate nel pozzo, che rappresentano un grosso problema, anche sanitario. Le carcasse degli animali devono essere smaltite in modo consono.

“Torneremo a sollecitare maggiore presenza dei carabinieri forestali, della polizia provinciale, ad appellarci a tutte le autorità che dovrebbero vigilare sullo stato dei luoghi e sulle situazioni potenzialmente pericolose per la salute dei cittadini, ma una cosa è certa e deve essere chiara – continua la Sindaca – i responsabili di queste azioni saranno perseguiti per tutti i reati che saranno rintracciabili, perché al di là e prima dei controlli, che non possono, come ovvio, coprire ogni metro del territorio 24 ore su 24, vi è la responsabilità personale, il comportamento, l’educazione dei singoli. Vivere un territorio, condividere un territorio, può essere solo a partire dal RISPETTO di quel territorio. Che è costato, e COSTA, sforzi, lavoro, fatica, sacrifici, amore per la propria terra, da parte nostra e prima ancora da parte dei nostri genitori e dei nostri nonni e di quelli prima ancora di loro, e non è tollerabile che venga trattato come un letamaio, senza riguardo, e senza riguardo neanche per il fatto che il torto si fa soprattutto ai nostri figli, che qui vivono, studiano, crescono e, si spera, qui costruiranno il proprio futuro.”

Consideriamo anche che erano state apposte delle foto-trappole, che però sono state trafugate. Adesso si procederà con l’istallazione di videocamere con controllo da remoto, che pur se dovessero essere “rubate” o manomesse, si potrà comunque risalire alla registrazione. “Invito tutti a denunciare senza indugio e senza timore gli autori di certi sfregi” – conclude la Sindaca De Rosa – “Sto scrivendo mentre sono qui con i nostri agenti della polizia locale, costretti a chiamare anche i vigili del fuoco perché, tra l’altro, qualcuno ha pensato bene pure di dare alle fiamme alcuni copertoni abbandonati… Vergogna!

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