Lux illuminat lucem: a Teramo la presentazione del catalogo della mostra dell’artista Diego Esposito
Diego Esposito, lo storico, critico d’arte e presidente della Fondazione Burri Bruno Corà, Aldo Iori, Marco Meneguzzo, il filosofo Pietro Montani, Carlo Severi antropologo e Tommaso Trini storico dell’arte, parteciperanno, presso l’ARCA venerdì 6 settembre alle ore 18, alla presentazione del catalogo della mostra LUX ILLUMINAT LUCEM che raccoglie le opere dell’artista Diego Esposito esposte alla mostra inaugurata a Teramo il 29 giugno u.s.
Curato da Marco Menguzzo critico d’arte e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, e da Aldo Iori, critico d’arte e docente presso l’Università degli Studi di Perugia, pubblicato da Silvana Editoriale di Cinisello Balsamo (MI), il catalogo è stato minuziosamente allestito: bilingue – in italiano e in inglese – contiene i testi istituzionali, i testi critici dei due curatori e le illustrazioni delle opere portate in mostra; una bibliografia dell’artista, le schede tecniche delle opere e un’antologia critica completano il volume, rendendolo accattivante alla lettura e piacevole alla visione.
Il progetto che ha portato l’artista Diego Esposito a tornare a Teramo ed esporre la sua articolata produzione dal titolo LUX ILLUMINAT LUCEM, è stato organizzato dal Rotary Club Teramo Est con la collaborazione della Galleria d’Arte Ravizza di Lugano; il titolo dell’esposizione è stato ripreso da una scultura in ceramica che l’artista ideò per la Cattedrale di Teramo: una site-specific che prevede la sistemazione di opere tra storiche e di nuova realizzazione più un’opera permanente in cinque luoghi cittadini dal profondo significato spirituale, sociale e culturale: L’ARCA (Laboratorio per le Arti Contemporanee), la Cattedrale di Santa Maria Assunta, la Pinacoteca Civica, la Biblioteca regionale ‘Melchiorre Delfico’ accoglieranno le opere storiche e nuove mentre il parco della Villa Comunale è stata identificata come la location dove sistemare l’opera permanente.
Si tratta di un importante rentrèe dell’artista Diego Esposito nella città di Teramo, dopo quasi cinquant’anni trascorsi tra Milano, Venezia e lunghe permanenze – per studio ed esposizioni – presso diverse città nel mondo. Le ultime esposizioni in Teramo risalgono al 2022 in una collettiva Exempla 2 e al 2003 con una personale; ora, con l’attuale evento, egli consolida il forte legame con il territorio e svela il rapporto tra opera e luogo, ponendo la questione spaziale come irrinunciabile all’interno della sua produzione.
Riconferma, tra l’altro, quanto già portato all’attenzione degli estimatori con le sue installazioni elaborate per l’Università degli Studi di Teramo a partire dal 1991 con O-blu e Cascata nel 1996; poi, tra il 2000 e il 2001, con Naos (già nei Giardini della Villa Comunale e ora in Facoltà di Giurisprudenza); e infine l’ultima, nel 2014, per l’Aula Magna della Facoltà di Giurisprudenza con Scale di Colore Suono del Tempo nel moderno campus universitario di Coste Sant’Agostino.