M5S. Pettinari: scelta sbagliata quei 45.000 euro per l’isolamento pazienti Covid. Marcozzi: ingiustificati ritardi della Giunta Regionale sulla Cassa integrazione
PESCARA _ Sono 45mila euro i soldi pubblici che Regione Abruzzo pagherà per 60 giorni di utilizzo di una porzione della Struttura Oasi dello Spirito, situata tra Montesilvano Colle e Spoltore. E’ questo quanto prevede
il contratto di locazione stipulato dall’Ente, in favore di una
Fondazione, per ospitare nella struttura ecclesiastica pazienti
risultati positivi al Covid già ospedalizzati o che non possano
restare presso il proprio domicilio o persone in sorveglianza
sanitaria.
Una cifra di tutto rispetto visto che, a quanto si apprende dal
contratto, servirà esclusivamente per l’affitto e le utenze di una
parte della struttura, che con grande probabilità sarebbe comunque
rimasta vuota. Nel contratto, infatti, si legge che le spese di
sanificazione prima e dopo, la mensa, la pulizia dei locali, la
sostituzione dei letti e di lavanderia e comunque tutto quanto sarà
necessario a ripristinare i locali alla condizione iniziale, sarà
comunque a carico di Regione Abruzzo. “Perché destinare questi soldi
ad una struttura di proprietà di una fondazione invece che destinarli,
attraverso evidenza pubblica semplificata, a strutture alberghiere che
soffrono in questo momento il peso della crisi economica data
dall’emergenza coronavirus?” A chiederlo è il Vice Presidente del
Consiglio regionale Domenico Pettinari che spiega “Questi fondi
avrebbero svolto una duplice funzione se fossero stati destinati
tramite evidenza pubblica alle strutture alberghiere del territorio.
Avrebbero garantito spazi adeguati e ristorato, seppur in parte, la
sofferenza di alcuni albergatori. Senza contare che l’ubicazione
dell’Oasi dello Spirito è difficilmente raggiungibile in caso di
emergenza ed è situata lontano da altri servizi di base.
Chiederò in sede istituzionale perché la scelta, come è accaduto in
altre Regioni della Penisola, non sia ricaduta sulle strutture
turistiche in difficoltà.
Fermo restando che la mia perplessità nasce esclusivamente sulla
scelta della struttura e non sull’iniziativa in sé – aggiunge
Pettinari – poiché ritengo corretto trovare strutture alternative per
far respirare gli ospedali maggiori, spostando in aree diverse quei
pazienti che necessitano solo di isolamento e non di altre cure
particolari. Un esempio di questa necessità arriva proprio oggi dalla
segnalazione di alcuni cittadini che mi hanno chiamato preoccupati
perché, ancora una volta, nel reparto di geriatria sembra ci siano
malati sulle barelle lungo il corridoio, dove è impossibile mantenere
il dovuto isolamento in un momento di emergenza come questo. Una
situazione che geriatria soffre da anni ma che in questa emergenza
potrebbe rappresentare un ulteriore problema sia per il personale
sanitario che per i pazienti stessi” conclude.
CIG IN DEROGA, MARCOZZI: “INGIUSTIFICATO RITARDO DALLA GIUNTA REGIONALE LEGA-FDI. LA LORO INERZIA IMPEDISCE ALL’INPS DI LIQUIDARE 54.000 LAVORATORI E RISCHIA DI METTERE IN GINOCCHIO TUTTO IL NOSTRO TESSUTO ECONOMICO”
“Abbiamo segnalato per settimane i problemi che la Giunta regionale
Lega-FDI aveva fatto registrare in merito alla Cassa Integrazione in
Deroga, da erogare ai dipendenti delle micro imprese costrette a
fermare le attività per affrontare l’emergenza Coronavirus. I soli
compiti in capo alle istituzioni regionali erano quelli di raccogliere
le richieste delle aziende e inviarle all’Inps permettendo così il
bonifico sul conto corrente dei singoli lavoratori. Ad oggi, Regione
Abruzzo non è stata in grado di fare per tempo né l’uno, né l’altro.
Infatti, se già era cosa nota il grave ritardo con cui è stata
attivata la piattaforma telematica a cui accedere per avanzare le
domande di Cig in deroga, è ancor meno tollerabile il ritardo nella
comunicazione delle delibere. Una lentezza che sta mettendo in
ginocchio chi ne ha fatto richiesta, cioè le micro imprese da 1 a 5
lavoratori, la colonna portante dell’economia abruzzese e che investe
una platea di 54.000 lavoratori. E in questo caso non ci sono rimpalli
di responsabilità che tengano: gli unici a dover portare a termine il
procedimento sono il Presidente della Giunta Marsilio e l’Assessore
Fioretti, che dopo più di un mese di lockdown devono delle spiegazioni
ai lavoratori abruzzesi e sul perché, fino a ora, la Giunta regionale
li abbia abbandonati”.
Lo afferma il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi: “Mentre
in molte altre regioni d’Italia sono già terminate le procedure di
comunicazione delle delibere all’Inps, l’inerzia di Regione Abruzzo
rischia di mettere in ginocchio il nostro tessuto economico, con i
lavoratori che non possono accendere ai fondi stanziati dal Governo
nazionale, ossigeno puro in questo momento di estrema difficoltà”.
“La crisi economica, inevitabile conseguenza di quella sanitaria, non
aspetta i tempi infiniti di Marsilio e dei suoi Assessori, che fanno
la corsa a riempirsi la bocca di slogan propagandistici sulla futura
ripartenza, ma poi si dimenticano di fornire ai lavoratori gli
strumenti per affrontare le difficoltà del presente. Il Governo Conte
ha già dato le prime risposte concrete, sbloccando fondi da destinare
alle aziende. Manca solo la buona volontà del centro destra abruzzese,
che se avesse impiegato il tempo speso sui social e sulla stampa a
scaricare colpe allo Stato per le pratiche della Cig in deroga, oggi
forse racconteremmo una storia diversa. Si diano una svegliata prima
che sia troppo tardi e il Presidente Marsilio valuti se non sia il
caso di rimuovere i responsabili di questo disastro”, conclude
Marcozzi.