“Maggio”, una poesia di Maria Assunta Oddi celebra l’effimera bellezza delle rose

John William Waterhouse, The Soul of the Rose (1903)

Maggio è da sempre considerato il mese della rosa. La scrittrice dei Marsi Maria Assunta Oddi, in questa poesia, fa delle rose simbolo di rinascita e di amore.

Maggio

Grappoli di rampicanti rose

Intrecciate sulla rete del recinto

Sospesi sull’ala del limpido cielo

Colorano di tenero sole

Le mie pupille per farne ghirlanda

Di chiari riverberi nel maggio festoso.

Il vento sui teneri boccioli

passa di bocca in bocca fremito

di stupenda fioritura.

L’alba di rugiada sorseggia dai petali

Profumi intensi dall’esotico aroma

E accende i sensi ad immaginare

Meraviglia divina di grazie.

Vi prego, non tagliate i penduli rami.

Lasciate tra il fogliame le accese corolle

Al dolce bacio di un’ape.