Magliano de’ Marsi. Benedetta la nuova effige della Madonna del Ravone
MAGLIANO DE’ MARSI- E’ una giornata storica quella vissuta dalla comunità di Magliano de’ Marsi nel pomeriggio di oggi, primo giorno di Maggio e festa dei Lavoratori.
Alle ore 18, presso la storica località chiamata “Fonte Vecchia” i membri della comunità maglianese hanno assistito allo svelamento e alla benedizione di una nuova edicola mariana dedicata alla cara figura della Madonna del Ravone.
L’opera in questione, di pregevole fattura, è stata realizzata dai ragazzi e dalle ragazze della classe festeggiamenti 1971 e sono stati proprio loro a svelare la sacra immagine alla popolazione. Successivamente il parroco di Magliano don Emidio Cerasani si è avvicinato all’immagine della Madonna del Ravone e l’ha benedetta. E’ stato un vero e proprio momento toccante.
Nel suo saluto iniziale don Emidio Cerasani parla di come quel luogo sia molto significativo visto che segna l’inizio del pellegrinaggio quotidiano (del mese di maggio) proprio in direzione della piccola chiesa e della croce ove si recita prima il rosario e poi si celebra la Santa Messa.
“Ci affidiamo a Maria – afferma il parroco- preghiamo per voi, in particolare per voi della Classe 1971, per le vostre famiglie e perché possiate, insieme a tutta la comunità dare la giusta testimonianza perché siamo cristiani”.
Successivamente, don Angelo Di Bucchianico parroco di Paterno di Avezzano ha celebrato la Santa Messa poco distante dalla nuova immagine della Madonna.
Presenti alla funzione (come anche alla cerimonia di benedizione) il Primo Cittadino di Magliano Pasqualino Di Cristofano, il vicesindaco Domenico Cucchiarelli, altri membri del consiglio comunale, le autorità militari, le realtà associative del paese e tanta gente che si è sistemata dinanzi alla Fonte Vecchia.
Abbiamo chiesto a Marco Petricca – ragazzo della Classe 1971- cosa abbia spinto lui e gli altri membri della classe 1971 nella realizzazione di tale opera, e lui così ci risponde: “Alla realizzazione di questo monumento ci ha spinto il nostre esser parte di questa devozione, sin da piccoli quando i nostri genitori – che ci hanno insegnato una dottrina cristiana- ci portavano proprio sul Ravone. Ovviamente, con il passare del tempo, molte persone per via degli acciacchi e del passare dell’età non possono più salire su. Ecco cosa ci ha spinto! Magari dire una preghiera in questo luogo può anche esser comodo proprio per quelle persone, ci si arriva comodamente sia in macchina che a piedi e la strada è buona. Insomma, è un monumento semplice per tutto il paese”.
Infine ci piacerebbe ricordare i toccanti versi di Trilussa che in qualche modo descrivono lo spirito di questa importante giornata maglianese: “Come me sento veramente solo io prego la Madonna benedetta e l’anima da sola pija er volo!”.
Complimenti alla Classe 1971.