“Manifestiamo insieme per la salute”. La Cgil 24 ore dopo la manifestazione
AVEZZANO – CGIL della Provincia dell’Aquila esprime grande soddisfazione per l’interesse riscosso dalla mobilitazione di ieri tenutasi davanti l’Ospedale di Avezzano, a firma degli organizzatori Francesco Marrelli, Anthony Pasqualone, Andrea Frasca, Orante Venti e Luigi Antonetti.
La CGIL ringrazia e prende atto degli intervenuti, dicendo:”Al nostro fianco, in questo momento difficile, abbiamo avuto la presenza di lavoratrici e lavoratori, di Sindaci e amministratori della Marsica, partiti politici del territorio, giornalisti, associazioni e rappresentanti della società civile, tutti insieme a difesa della salute pubblica e dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.”
“Insieme a noi, tutti i presenti, hanno voluto riconoscere la preziosa attività svolta dal personale della Sanità, dimostrare alla Dirigenza della ASL che nessuno può addossare ad altri le proprie responsabilità e affermare con forza che l’interesse pubblico deve essere amministrato in difesa e nella garanzia dei diritti sanciti dalla nostra Carta Costituzionale.”
Analizza poi le criticità asserendo:”Salute, sicurezza, dignità, libertà di pensiero e di espressione sono principi inviolabili a cui lo Stato, in ogni sua diramazione, deve garantire l’esercizio e la tutela. C’è un momento per decidere e uno per agire, ma i vertici della ASL hanno preferito alzare i toni della polemica e minacciare dipendenti e giornalisti, piuttosto che riconoscere le carenze e mettervi rimedio, come l’emergenza richiede.”
Aggiungono poi gli stessi: “La cronaca quotidiana, a differenza delle narrazioni, ci racconta che ci sono persone che soffrono perché malate e non trovano più la cura perché le strutture sanitarie non sono più in grado di dare risposte ai bisogni dei cittadini e delle cittadine. Troviamo assurdo ed inumano che si sia dovuto scegliere tra l’emergenza e la medicina quotidiana, lasciando la gente senza prevenzione, senza cura e senza prospettiva immediata. E questo, che definiamo il gioco delle tre carte, nonostante l’impegno quotidiano degli operatori e delle operatrici che ogni giorno affrontano sul campo le differenti emergenze. Infatti, con la Sanità al collasso, nonostante i proclami sulle azioni intraprese dalla ASL1, assistiamo quotidianamente a caotiche iniziative senza una vera programmazione ed una strategia adeguata per affrontare sia lo stato emergenziale che tutte le attività ordinarie. Carenza di personale che determina anche incapienza di posti letto, carenza di dispositivi di protezione individuale, assenza di percorsi sporco/pulito, difficoltà nell’esecuzione dei tamponi e, quindi, delle conseguenti operazioni di tracciamento segnano uno scenario catastrofico che tale sembra rimanere, in assenza di una regia consapevole ed efficiente.”
Incalzano poi dicendo:”In questi mesi di grande incertezza non si è fatto nulla per gestire l’emergenza con le dovute attività di programmazione, nonostante in primavera i casi di contagio fossero molto al di sotto della media nazionale e nonostante tutto il periodo estivo durante il quale si sarebbe dovuto agire per non farsi trovare impreparati ad affrontare la seconda ondata in maniera adeguata. E’ necessario definire una volta per tutte ed in maniera certa la rete ospedaliera COVID-19 e non COVID. E’ basilare potenziare l’attività territoriale e di prevenzione, potenziare la capacità di esecuzione e processazione dei tamponi al fine di ottenere un razionale tracciamento della catena dei contatti e non ripercorrere le stesse tragedie già vissute nella seconda ondata.”
“E’ necessario, oggi, ricostruire un nuovo patto che abbia la finalità di rilanciare concretamente un adeguato sistema sanitario pubblico finalizzato a soddisfare i bisogni delle persone. Ci sia di insegnamento ciò che è accaduto nel passato e che rimanga a noi nella memoria per non ripetere gli errori e l’immane tragedia che ha attraversato tutti i nostri territori. Dopo le denunce, ci sono le manifestazioni e dopo le manifestazioni ci sono le azioni democratiche. La situazione è di tale gravità che non c’è più tempo da perdere. Ora servono fatti concreti ed atti di coraggio.” conclude il comunicato firmato da CGIL, NIDIL CGIL, SPI CGIL, FP CGIL e FILCAMS CGIL.
A margine della manifestazione, chiarissime anche le parole del consigliere regionale Giorgio Fedele che stigmatizza scelte atteggiamento e decisioni di Regione Abruzzo e Dirigenza Asl1: «Chi denuncia e non si gira dall’altra parte va tutelato. È un principio sacrosanto che ho voluto ribadire anche questa mattina partecipando in prima persona alla manifestazione indetta dal sindacato (Cgil) in difesa di tutti i lavoratori della Asl 1, che sono stati oggetto di intimidazioni da parte dell’Azienda sanitaria. Sto preparando anche un accesso agli atti per vedere se qualche dipendente ha subito provvedimenti disciplinari per aver svolto solo il suo dovere, in difesa dei pazienti e dei colleghi. Se la cosa fosse confermata mi aspetto finalmente un intervento reale e risolutivo da parte dell’Assessore alla sanità che fino ad ora rimane clamorosamente in silenzio. Sin dai primi passi che ha fatto la direzione Asl 1 verso le minacce, più o meno velate, ai suoi dipendenti, ho immediatamente denunciato pubblicamente la questione – continua Fedele- Ho pubblicamente chiesto anche un intervento concreto dell’Assessore alla sanità Nicoletta Verì, che però di tutta risposta continua a celarsi dietro un assordante silenzio. Ma l’Assessore deve intervenire, avrebbe dovuto farlo anche quando la stessa direzione Asl ha provato a zittire i giornali locali, cercando di non far più pubblicare notizie sull’incapacità che ha contraddistinto la gestione dell’emergenza, ma dovrebbe farlo ancora di più adesso che nel mirino ci sono finiti i dipendenti della sanità che lei ha il dovere di tutelare. Se non riesce a gestire i dirigenti da lei nominati, è il momento che vada a casa e porti con sé tutti coloro che ha messo probabilmente nel posto sbagliato. Se un sistema già ridotto all’osso ha retto questa emergenza sanitaria- incalza Fedele – è proprio grazie all’abnegazione e alla professionalità di medici, infermieri e OSS che sono riusciti a colmare una gestione priva di visione, una programmazione inesistente e ora si trovano a dover sopportare anche l’arroganza di chi, al caldo di un ufficio in direzione, pretende che non solo si subiscano le conseguenze di questa pessima gestione ma che lo si faccia anche in silenzio. Qualcuno dovrebbe ricordarsi che i tempi dell’oscurantismo sono ben lontani, fortunatamente, è che non saranno certo le minacce a risolvere la situazione. Questa emergenza finirà- conclude – , arriverà il momento dei bilanci e chi si sta macchiano di atti squalificanti dovrà rispondere in ogni sede».
Per chiarezza, poi, precisiamo l’elenco dei rappresentanti delle istituzioni locali marsicane presenti alla manifestazione di ieri a tutela della sanità marsicana e degli operatori degli ospedali. Questi i Sindaci e gli amministratori presenti:
- Vincenzo Giovagnorio – SINDACO di Tagliacozzo
- Enzo Di Natale – SINDACO di Aielli
- Olimpia Morgante – SINDACO di Scurcola Marsicana
- Nazareno Lucci – SINDACO di Massa d’Albe
- Pasqualino Di Cristofano – SINDACO di Magliano dei Marsi
- Gianclemente Berardini – SINDACO di Gioia dei Marsi
- Lorenzo Berardinetti – SINDACO di Sante Marie
- Antonio Di Santo – SINDACO di Opi
- Fabrizio Ridolfi – Presidente Consiglio di Avezzano
- Alfredo Chiantini – Consigliere comunale Avezzano
- Alessandro Pierleoni – Consigliere comunale Avezzano
- Ignazio Iucci – Consigliere comunale Avezzano
- Maurizio Seritti – Consigliere comunale Avezzano
- Lucio Mercogliano – Consigliere comunale Avezzano
- Gianluca Presutti – Consigliere comunale Avezzano
- Maurizio Babbo – Consigliere comunale Avezzano (Opposizione)
- Stefano Lanciotti – Consigliere comunale Avezzano (Opposizione)
- Lorenza Panei – Consigliere comunale Avezzano (Opposizione).