Mariaelena Cicone e Anna Paola Fasoli: la forza delle donne abruzzesi contro lo spopolamento
PETTORANO SUL GIZIO – Mariaelena Cicone, imprenditrice, cresciuta a Pettorano sul Gizio, è una donna che ha deciso coraggiosamente di scommettere tutto sul territori in cui da sempre ha vissuto.
Un negozio di alimentari aperto oltre 50 anni fa, ereditato in gestione dalla madre, e adesso tenuto aperto, fra mille fatiche e pensieri, con un marito ma anche e soprattutto un figlio nato proprio all’inizio della pandemia, che segna il tempo su cosa era il mondo prima del virus, e cosa spera che possa diventare, proprio perché’ lui rappresenta il futuro.
Anna Paola Fasoli cara amica di Mariaelena ormai da 27 anni, imprenditrice che, seppur cresciuta a Sulmona, ha da sempre frequentato il borgo Pettoranese innamorandosene a tal punto da decidere di creare una azienda agricola che coltiva il mugnolo di Pettorano sul Gizio: ortaggio che, nato alle pendici del Monte Genzana, diventa unico ed inimitabile soprattutto in termini di sapore.
Nonostante gli eventi avversi di questo periodo, le due amiche non si sono perse d’animo, ed insieme ad un gruppo di ristretti amici sono pronte a puntare sul territorio di Pettorano sul Gizio e sull’Abruzzo montano, lanciandosi in una nuova scommessa:
aprire un laboratorio per la produzione e la conseguente valorizzazione dei tantissimi piatti tipici della tradizione pettoranese.
«Pettorano sul Gizio è uno dei paesi dell’Abruzzo centrale e per questo, negli ultimi anni, sta soffrendo sempre più dello spopolamento che colpisce le aree interne della nostra regione – racconta Mariaelena Cicone -.
La mia attività è strettamente legata alla gente che vive in questo bellissimo borgo ed in parte anche al turismo stagionale.
Quando 9 anni fa ho rilevato l’attività a Pettorano sul Gizio erano presenti 5 alimentari; ora sono rimasta sola e se qualcosa non cambia sarò costretta a chiudere anche io.
Qualcosa deve essere fatto, altrimenti il borgo rimarrà sprovvisto di uno dei servizi essenziali sia per il locale che per il turista;
aspettando che la nostra richiesta di aiuto venga accolta non ci perdiamo d’animo ed ecco perché, insieme alla titolare dell’unica azienda agricola che produce mugnoli, uno dei prodotti tipici di Pettorano, Anna Paola Fasoli, e un ristretto gruppo di amici, stiamo pensando di creare un laboratorio
L’idea, oltre che dalla nostra voglia di investire sul paese – ha aggiunto la Cicone – è stata dettata anche dalla grande richiesta dei nostri prodotti tipici (che vanno dalla polenta rognosa, ai mugnoli, ai dolci tipici ed altro) che ad oggi purtroppo non sono in commercio ad esclusione dei mugnoli.
Qualsiasi persona che sia passata per Pettorano sul Gizio ed abbia provato uno dei nostri piatti tipici – conclude Mariaelena – se ne è innamorata e spesso mi capita di ricevere turisti nel negozio che ricercano questi prodotti».
«Il laboratorio, l’alimentari e l’azienda agricola costruiscono una filiera perfetta – ha spiegato Anna Paola Fasoli -.
In questo modo riusciremmo ad offrire al consumatore prodotti a km 0, ad oggi molto apprezzati e richiesti.
Inoltre i prodotti possono essere venduti nel negozio, ma non solo, la nostra speranza è quella di riuscire col tempo a portare questi prodotti e quindi il nome di Pettorano sul Gizio anche fuori dai confini del paese e, perché no, anche della regione sperando che il progetto venga sposato anche dalle istituzioni locali e dai cittadini.
In questo modo cerchiamo di creare nuove sinergie fra aziende già esistenti».