Market Square – Come la vedono i cittadini?
AVEZZANO – “Desmond has a barrow in the marketplace – Molly is the singer in a band – Desmond says to Molly, “Girl, I like your face” – And Molly says this as she takes him by the hand – Ob-la-di, ob-la-da
Life goes on, brah – La, la, how the life goes on…”
Le parole della canzone dei Beatles, “Obladì Obladà”, ci riportano alla famosa “Piazza del Mercato” di Avezzano, per moltissimo tempo qualificata come “non luogo”, ovvero “luogo senza identità evidente”, ma in realtà era l’unica piazza di Avezzano che avesse l’aspetto di piazza e, di giorno, col mercato ortofrutticolo e del pesce e salsamenterie varie e, al pomeriggio, luogo di interminabili partite a pallone.
Nelle due immagini che seguono, possiamo vedere la vecchia piazza nella sua visione più antica e quella, più recente, con l’angolo dei platani brutalmente tagliati via.
Nella foto successiva c’è il rendering del progetto originale della “nuova piazza”, quella con gli alberi di metallo…
Al di là dei discorsi già fatti, abbiamo pensato di compiere una inchiesta chiedendo in giro intorno alla piazza quali siano le sensazioni dei cittadini.
Uno di essi F.D. ha dato la sua idea: “Non capisco cosa volessero fare davvero… Prima l’alberi e poi quella roba di metallo… E qualcuno l’hanno anche già riverniciato…”
Un’altra cittadina, A.D. ha espresso il suo pensiero in maniera ancora più chiara: “Non capisco perché togliere alberi belli grandi, ombrosi, e metterci questa roba metallica che pure i cani dispregiano!”
E il coro delle proteste è assai ampio: secondo L.M. “Quando aprirò il negozio questa estate, invece del fresco avrò il riverbero bollente del metallo…”, secondo F.R. “Hanno messo quelle lamiere forate per simulare la luce del sole fra le fronde degli alberi…Ma quali alberi?”.
C’è anche una voce alquanto dissonante, è quella di D. A. che ha fatto osservare “Però, l’aver chiuso la stradina laterale ha creato una specie di salotto e lì si potranno mettere i tavolini dei bar e dei ristoranti che si affacciano sulla piazza”.
A.D.M., invece, ci ha fornito un ulteriore spunto di riflessione che traspare dalle immagini che seguono.
“La cosa che qualifica di più il progetto, – dice – è che han messo la rastrelliera delle biciclette in corrispondenza dell’accesso ribassato per le persone a ridotta mobilità…”
In conclusione della piccola inchiesta condotta c’è il parere di un’anziana Signora che conclude dicendo: “Abito qui da più di cinquant’anni e ho visto tante cose cambiare, ma ora mi sembra di vivere vicino ad un capannone…”