Max-Bi e Urban Jungle al Museo delle Genti d’Abruzzo fino al 15 maggio
PESCARA – Il Museo delle Genti d’Abruzzo ha aperto sabato 23 aprile la personale dell’artista bresciano Max-Bi, URBAN JUNGLE; dopo l’inaugurazione la mostra resterà aperta fino al 15 maggio: dal mercoledì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13, il sabato e la domenica dalle 16 alle 20.
L’esposizione è valorizzata dall’allestimento curato da Alessandra Moscianese e, come sottolinea la direttrice della Fondazione Genti d’Abruzzo, Letizia Lizza “è di grande impatto, dai cromatismi forti e originali, dalle forme frutto di un importante percorso artistico e personale che ben si integra nel percorso di crescita e ricerca del nostro museo non solo luogo di conservazione ma luogo di incontro delle tante, diverse anime, della cultura italiana”.
Ricerca ed evoluzione continua testimoniate dall’uso di colori potenti e forme estreme che danno vita ad opere che “non sono solo un progetto visivo ma è una esortazione a far parte, di più e meglio, di un contesto sociale ed emotivo fatto di godibili fluorescenti animalesche sensazioni”.
L’ambientazione è quella delle nostre città con scritte sui muri, tags, street writing; da essa emergono figure di animali tra il buffo e il fantascientifico.
Di certo il tratto segnico racchiude un denso significato che narra di quanta strada sia stata percorsa dall’artista, attraversando le principali correnti del XX e del XXI secolo, per giungere a costruire il suo personale “alfabeto formale” in cui i segni e l’eterogenea varietà di tecniche e i colori sgargianti, acidi e lucenti, si associano per dare vita ad una “cifra polialfabetica” che veicola, oltre il potente impatto visivo, una stratificazione di significati di non facile comprensione.
Chiosa il presidente della Fondazione, Emilio Della Cagna, confermando la presenza dell’artista all’inaugurazione: «E’ la seconda iniziativa di fundraising che organizziamo dopo la bella esperienza con Susanna e Tommaso Cascella».
Si riafferma dunque la volontà di sostenere e promuovere il museo come salotto artistico, dove la visita non si esaurisce con la visione delle opere, ma prosegue con l’intrattenimento dei visitatori in un’atmosfera calda e accogliente.
L’artista ha donato ai partecipanti una cartellina con una grafica e un NTF realizzati per l’occasione.