MAXXI L’Aquila, il museo presenta le iniziative autunnali: evento clou la fotografia di Salgado
L’AQUILA – Per gli appassionati di fotografia ma non solo, dal 7 ottobre al 7 novembre, al MAXXI L’Aquila sarà possibile entusiasmarsi dinanzi allo slide show di 100 Ritratti del grande maestro Sebastiao Salgado.
Il MAXXI, come dice pure il nome, fa le cose in grande. E anche i suoi numeri non scherzano: quasi 13.000 visitatori hanno varcato l’ingresso del prestigioso museo per assistere a mostre ed esposizioni; di queste, il 45% era abruzzese; il sito web maxxilaquila.art è stato visitato da oltre 12.500; alla neglette si sono iscritti in 1750 e il canale Instagram è seguito da ben più di 2500 sostenitori.
E’ fuor di dubbio allora, che lo spazio espositivo rappresenti un punto sicuro e un interessante richiamo per visitatori e
turisti, vada a costituire un notevole settore di indotto per l’economia aquilana e contribuisca a pubblicizzare una nuova immagine della città.
La fotografia del maestro Salgado offre uno spaccato della vita nelle aree protette dell’Amazzonia, presentando uomini e donne delle comunità indiane che costituiscono l’ultimo baluardo di resistenza alle penetrazioni per lo sfruttamento praticate dai popoli ”civilizzati”.
Lo scopo degli scatti di Salgado – questi, come tanti altri – è da ricercarsi nell’attenzione e nell’impegno che il maestro ha posto e pone nell’invito a “vedere, ascoltare e riflettere sulla situazione ecologica e sulla relazione che gli uomini hanno oggi con essa”.
La modalità espositiva si avvale dello slide show che permette di unire, alle sensazioni e percezioni visive anche quelle uditive- sonore degli ambienti dove sono stati effettuati gli scatti: fruscio degli alberi della foresta, le grida degli animali, il canto degli uccelli o il fragore delle acque che scendono dalla cima delle montagne, raccolti in loco;
l’allestimento del paesaggio sonoro è opera di Jean-Michel Jarre.
E per rendere il messaggio più incisivo e potente, lo stesso slide show sarà proiettato presso il MAXXI di Roma; in questo contesto, lo slide-show è parte integrante della mostra Sebastião Salgado.
Amazônia visitabile fino al 13 febbraio 2022, prodotta dal MAXXI in collaborazione con Contrasto e curata da Lélia Wanick Salgado, compagna di viaggio e di vita del grande fotografo.
Quasi in contemporanea, e anche subito dopo, con l’omaggio a Salgado, una serie di eventi che arricchiranno il già importante programma del MAXXI L’Aquila:
- il 6 e 7 novembre è la volta del coreografo Alessandro Sciarroni; sabato 6 alle 15:00
verrà presentato CHROMA Don’t be frightened of turning the page (2017) mentre sabato 6
novembre alle 16:00 e domenica 7 alle 12:00 verrà eseguita Save the last dance for
me (2019).
Sulla fine di novembre, toccherà all’ultimo atto di PERFORMATIVE.01; a cura di Chiara
Bertini e Serena Tabacchi sarà allestita la mostra Performing Futures through blockchain
technology nella quale l’elemento portante è il rapporto tra arte e nuove tecnologie. Quindi, - dal 26 novembre prossimo sarà presentata l’esposizione con una nuova performance dell’artista Valentina Vetturi che da svariati anni ha posto al centro della sua ricerca interdisciplinare il mondo internet.
Il ciclo di PERFORMATIVE.01, festival internazionale di performance artistiche, coreutiche, teatrali e musicali, allestito dal MAXXI L’Aquila e dall’Accademia di Belle Arti L’Aquila, nella prima edizione – che si è svolta dal 16 al 19 settembre – ha fatto registrare la presenza di oltre 2000 spettatori all’interno di 33 eventi, allestiti in luoghi dentro e fuori il museo e che hanno visto 200 persone fisicamente attivi nelle performance e ancora 500 spettatori nella esibizione di Agorà L’Aquila di Virgilio Sieni.
Di pari passo con i temporanei eventi, riprenderanno altri eventi di approfondimento culturale.
Giovedì 28 ottobre sarà la volta di Stefano Cerio che presenterà AQUILA 2019, una serie di immagini della città nell’odierno.
Venerdì 5 novembre, toccherà a NEL CENTRO DEL QUADRO – PER UNA TEORIA IMMERSIVA DAL MITO DELLA CAVERNA AL VR, presentazione editoriale di Bruno Di Marino, edito da Aesthetica, che si occupa di indagare “le linee principali di una teoria dell’immersività e, al tempo stesso, di rileggere alcuni momenti della storia dell’arte mostrando come il coinvolgimento dello spettatore – fisico, sensoriale ed emotivo – sia sempre stato al centro dell’esperienza estetica” (cit.). Daniela De Lorenzo esporrà poi, l’11 novembre con COME SE.
Sarà possibile poi partecipare ad una serie di conversazioni con gli artisti protagonisti della mostra PUNTO DI EQUILIBRIO che con le committenze loro affidate, animeranno ancora tempi e spazi del museo.