Mense ospedaliere passate al setaccio dai Carabinieri del Nas. A L’Aquila sospesa una struttura priva di autorizzazione
AVEZZANO – Mense ospedaliere al setaccio da parte degli uomini del Nas in tutta Italia. Irregolarità amministrative e di carattere strutturale e igienico-sanitario anche in Abruzzo. A L’Aquila, poi, sospesa l’attività di una struttura perché senza autorizzazione
Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, ha effettuato controlli a livello nazionale presso le mense all’interno delle strutture ospedaliere e sanitarie, per verificare le condizioni igieniche e strutturali nonché l’attuazione delle procedure di sicurezza alimentare e la corrispondenza ai vincoli contrattuali delle ditte assegnatarie.
I controlli hanno interessato 992 punti di cottura e preparazione pasti ubicati all’interno di altrettante strutture sanitarie, sia pubbliche che private: 340 di questi hanno evidenziato irregolarità, pari al 34%, con l’accertamento di 431 infrazioni penali e amministrative, per complessivi 230 mila euro di sanzioni pecuniarie, contestate a causa di violazioni nella gestione degli alimenti, nella mancata rispondenza in qualità e quantità ai requisiti prestabiliti dai capitolati d’appalto e dell’uso di ambienti privi di adeguata pulizia e funzionalità.
Nel corso delle verifiche sono stati eseguiti anche numerosi tamponi di superficie e campioni per la ricerca di agenti patogeni e contaminanti sulle aree di maggiore rischio, quali superfici di lavoro, vassoi e acqua utilizzata per la preparazione dei pasti.
I controlli del Nas di Pescara in Abruzzo
Per la regione Abruzzo i controlli effettuati sono 44, distribuiti su tutte le province ed aventi ad oggetto sia mense ospedaliere che mense interne a strutture sanitarie pubbliche e private.
Nel totale sono state riscontrate violazioni su 27 strutture, per lo più carenze dal punto di vista igienico sanitario e strutturali individuate all’interno dei locali destinati alla preparazione ed allo sporzionamento dei pasti, ma anche nelle aree adibite a magazzino ed in quelle riservate al personale dipendente quali spogliatoi e servizi igienici (tra queste sono state rilevate muffe, ragnatele, e residui di lavorazione). L’Aquila e Chieti le province in cui sono emerse le carenze più gravi.
In particolare, nelle province di:
- Pescara, sono emerse anche carenze nell’applicazione delle procedure di tracciabilità degli alimenti con la conseguente erogazione di sanzioni amministrative;
- L’Aquila rilevato anche il mancato aggiornamento del manuale di autocontrollo di cui al sistema H.A.C.C.P..
- Inoltre, in una struttura del capoluogo è stata sospesa l’intera attività di preparazione pasti in quanto priva di autorizzazione;
- Chieti, riscontrate gravi carenze igienico sanitarie e dal punto di vista della rintracciabilità/tracciabilità delle materie prime utilizzate, che hanno portato, in alcuni casi, al sequestro di alimenti non adeguatamente tracciati.
- È stata inoltre individuata una struttura i cui locali non erano autorizzati alla preparazione dei pasti ma solo allo sporzionamento;
- Teramo sono emerse, anche in questo caso, gravi carenze igienico sanitarie e strutturali, nonché problematiche relative all’omesso impianto del previsto manuale di autocontrollo aziendale, con conseguente irrogazione di sanzioni amministrative.