Michela Di Fabio e la sua arte della narrazione astratta nella “New dreams” a Pescara
Una giovane pittrice abruzzese, Michela Di Fabio; un suo progetto contemporaneo sulla nuova narrazione astratta, la mostra NEW DREAMS che verrà inaugurata sabato 6 aprile dalle ore 16:30 presso “Ci vuole un villaggio aps_ArtGallery” (Via Villetta Barrea 24 – Pescara) per proseguire poi fino a domenica 28 aprile.
La mostra si colloca all’interno di un progetto di promozione e scoperta della nuova pittura italiana ed è promossa Bibliodrammatica aps e AP/ArteProssima progetto #npittic, nell’ambito della 3^ stagione di arti visive contemporanee con il patrocinio del Comune di Pescara e la direzione artistica di Beniamino Cardines e che alacremente opera affinché l’arte acquisti un ruolo fondamentale nella vita e nella formazione delle persone e che così si esprime “Oggi, l’arte vive ovunque.
Un uomo, una donna, un bambino, un gesto creativo. L’arte oggi torna a liberarsi e a essere libertà. Concluso il tempo delle grandi scuole, dei grandi movimenti, delle rivoluzioni, delle avanguardie e delle sperimentazioni, oggi, l’arte si fa trovare a ogni angolo di strada, in ogni casa, garage, ovunque come è giusto che sia”; una simile congiuntura, priva di dictat e di ingabbiamenti determina la condizione per cui “ogni artista è un linguaggio o più nella crossmedialità.
Ogni artista lo è della sua arte, della sua creatività, della sua ricerca personale. Ogni artista è un individuo e, come tale, procede nella creazione di opere attraverso la propria esperienza, sensibilità, tavolozza o multistrato”. E questo è quel che accade nella pittura di Michela di Fabio il cui “astratto narrativo incarna tutto questo, e risponde a tutto questo proponendo una pittura liberata nel gesto e nella presenza”.
Poesia e arte che dialogano insieme, che creano momenti di riflessione, confronto e rivelazione con il progetto #Distorsioni – La Poesia dialoga con l’Arte che si pregia della presenza di Tania Santurbano, Simona Novacco, Caterina Franchetta, Giulia Madonna, Sandra De Felice, Elena Malta, Manuela Di Dalmazi, Antonella D’Arrezzo, Annarita Pasquinelli, Francesco Di Rocco, Alessio Scancella, Assunta Di Basilico, Mariagrazia Genova. Ognuna delle due dimensioni artistiche conta sui propri rappresentanti per mettere a nudo sensibilità e corporeità.
Per i ragazzi e le ragazze del Centro diurno La Casa di Cristina odv-ets, con la quale prosegue la collaborazione, sabato 20 aprile è prevista la visita della mostra e un’attività laboratoriale di pittura ed espressività astratta, nel corso della quale saranno accompagnati e guidati da Francesca Crescenti, direttrice, da Maria Laura Pretaroli responsabile attività arti visive e da un gruppo di volontari.
Per Michela Di Fabio, artista: “L’arte è un viaggio che mai avrà fine e mai annoierà” perché le forme e i colori in essa presenti “contrastano le ombre del mondo interiore e delle realtà in cui siamo immersi”. L’arte va dunque protetta e chi non la comprende va aiutato ad avvicinarla e farla propria; “proteggiamola come facciamo per i cambiamenti climatici. In essa c’è un messaggio non solo di bellezza ma di identità di tutta l’umanità.”