Mons. Giovanni Massaro vescovo dei Marsi incontra i detenuti nella Casa Circondariale di Avezzano

AVEZZANO- Nel pomeriggio di ieri il vescovo Massaro si è recato presso la Casa Circondariale di Avezzano. E’ stato accolto dal direttore Maria Celeste D’Orazio, dal comandante della Polizia penitenziaria Cristiano Laurenti, dal cappellano don Francesco Tudini, dal parroco di San Giovanni, don Franco Tallarico e da suor Benigna Raiola. Prima della celebrazione eucaristica il vescovo ha sottolineato:Ritorno in questo luogo sempre con grande emozione perché è qui che ha avuto inizio il mio ministero episcopale. Ancora è viva l’emozione provata il 3 ottobre del 2021, quando prima di recarmi in Cattedrale per la Messa solenne, volutamente passai qui per portarvi l’amore di Dio. E’ il compito del vescovo: portare a tutti l’amore di Dio”.

Durante l’omelia il vescovo dei Marsi ha ricordato che “il Natale è l’Epifania dell’amore di Dio. “Non Temete” dice l’angelo ai pastori intimoriti, e lo ripete anche a ciascuno di noi, presi dal rimorso dei nostri sbagli e dalle nostre paure. Dio ci ama e nelle notti più buie della vita ci dice “non temete”. Coraggio, non smarrire la fiducia, non perdere la speranza. Non pensare che rialzarsi e ricominciare sia inutile. L’amore vince il timore e una nuova speranza appare. Non è infatti casuale che il grande annuncio venga rivolto ai pastori, ritenuti inaffidabili e imperfetti. Natale ci ricorda che Dio continua ad amare ogni uomo, anche il peggiore. A me, a te, a ciascuno di noi dice “Ti amo” e “ti amerò sempre!” perché “tu sei prezioso ai miei occhi”. Dio non ci ama perché siamo perfetti e ci comportiamo bene. Ci ama e basta. Il suo amore è incondizionato. Possiamo combinarne di tutti i colori ma il Signore non rinuncia mai a volerci bene. Per Gesù cambiare è possibile, non credete a chi vi sussurra “non puoi farcela”. Per Gesù i peccati sono come le maniglie di un vaso, servono per rialzarci e farci abbracciare da lui. Gesù vuole rialzarvi e offrirvi nuove opportunità”.

Dopo la Messa il vescovo ha lasciato alcuni doni per i bambini dei detenuti e ha ricevuto in dono un libro di Papa Francesco con una dedica: “Il libro è sempre un dono prezioso per particolari momenti da ricordare. Le doniamo un libro di papa Francesco che aiuta a guardare l’umano con lo sguardo di Dio e Dio con lo sguardo degli uomini, con l’augurio che lei possa continuare a narrare e a raccontare con gioia la Creatura più bella del mondo: Gesù Bambino Auguri e grazie”.

A conclusione della celebrazione il vescovo ha detto: “Io faccio il tifo per voi. Tanti cari auguri, verrò a trovarvi ancora, perché anche io, come Gesù, vi voglio bene”.