Morte di Sara Sforza. Condanna a 4 anni reclusione per omicidio stradale
AVEZZANO – Quattro anni di reclusione per l’accusa di omicidio stradale all’automobilista riconosciuto responsabile della morte di Sara Sforza, giovanissima di Aielli.
I fatti risalgono al 2 gennaio 2020 quando l’auto sulla quale viaggiava la ragazza marsicana, fu centrata da un’altra vettura che, a tutta velocità, stava facendo sorpassi azzardati.
Alla guida del mezzo c’era Yarrar Ayoub, 27 anni, di nazionalità marocchina, che fu catturato subito dopo. Il fatto avvenne davanti al centro commerciale di Celano sulla Tiburtina.
Per la povera Sara non ci fu nulla da fare e fortissima fu l’impressione che la tragedia suscitò in tutta la Marsica.
Oggi, davanti Gup del Tribunale di Avezzano, Maria Proia, si è svolto il processo di primo grado, con rito abbreviato, condizionato allo svolgimento di una perizia tecnica.
Davanti al giudice è comparso Ayoub, difeso dall’avvocato Leonardo Casciere, imputato per omicidio stradale.
Il Pm Padalino ha chiesto una condanna a 5 anni di reclusione, partendo da una pena base di 7 anni e mezzo, ridotti a 5 per il rito alternativo.
Il Difensore Casciere, sulla scorta della documentazione di indagine e della stessa perizia, ha concluso per una pena più lieve.
Il Gup Proia, dopo una difficile e non breve camera di consiglio, ha condannato Yarrar Ayoub a 4 anni di reclusione.
Lo stesso giudice ha disposto la pubblicazione delle motivazioni della decisione entro 90 giorni. Solo dopo si potrà sapere se qualcuna delle parti ricorrerà in Appello.