Morto Valerio Fasoli, 71enne ex calciatore di Pescara e Lanciano investito a luglio a Fossacesia. Il cordoglio del Sindaco Enrico Di Giuseppantonio
FOSSACESIA – Non ce l’ha fatta Valerio Fasoli, 71 anni, ex calciatore di Pescara e Lanciano, investito da una auto a Fossacesia mentre era a bordo del suo scooter.
Fasoli, uomo molto conosciuto e apprezzato in tutta la zona costiera abruzzese, era un pensionato della Sevel, e il 21 luglio scorso, mentre era bordo del suo Honda 250, era stato speronato da una Kia Carens condotta da Luigi Fiorente, 58 anni, di Mozzagrogna. Urto avvenuto all’incrocio fra Via Lanciano e Via delle Croci a Fossacesia.
L’automobilista, dopo aver impattato con violenza con il ciclomotore di Fasoli, non si era fermato e aveva tentato di fuggire.
Gli elementi raccolti sul luogo del sinistro, però, permisero ai Carabinieri, la sera stessa, di identificarlo e rintracciarlo nella sua abitazione, per essere arrestato e posto ai domiciliari con l’accusa di omissione di soccorso e fuga.
Ora, con la morte di Fasoli, la posizione dell’investitore si fa decisamente più pesante, in quanto il magistrato potrebbe contestare al 58enne indagato il reato di omicidio stradale.
Un ricordo di Valerio Fasoli, con la massima espressione del suo cordoglio personale e quello dell’intera Fossacesia per questa tragedia, l’ha voluto subito fare il Sindaco della città capitale della Costa dei Trabocchi, Enrico Di Giuseppantonio: «Esprimo le mie più sentite condoglianze alla famiglia di Valerio Fasoli, vittima di un grave incidente stradale qui a Fossacesia, che è deceduto ieri sera nel reparto Rianimazione dell’ospedale di Pescara.
Abbiamo sperato tutti che c’è la facesse e la notizia della sua morte mi addolora molto perché lo conoscevo bene.
Con Valerio, avevo parlato poco più di un mese fa. Ogni volta che ci incontravamo era sempre un momento divertente, allegro e mi confermava il suo attaccamento a Fossacesia, che aveva scelto per sposarsi, e per il nostro mare, che amava profondamente.
Mi mancherà molto quella sua carica di umanità nella quale era bello farsi trasportare».