Nel Mar Mediterraneo come ai Caraibi. Il Meteoman Bernardi: “Attenzione ai possibili Medicane!”
ROMA – Si scrive Mediterraneo + Hurricane e si legge Medicane. Questo potrebbe essere, nel prossimo futuro, la coniugazione terminologica da insegnare a tutta la popolazione mediterranea. Il motivo è presto detto.
La temperatura raggiunta dalle acque di alcune zone del mediterraneo -ci spiega il Meteorologo Stefano Bernardi – ha raggiunto valori che di solito si leggono solo ai Caraibi, ovverosia in quella parte della terra dove gli uragani sono di casa.
Il cambiamento climatico si legge anche attraverso quello che sta accadendo nel Mare Nostrum.
Qualora dovessero maturare le giuste condizioni, la situazione che si è creata potrebbe portare tempeste distruttive anche in zone dove era impensabile fino a qualche anno fa che potesse accadere”, avverte il meteoman abruzzese.
Attenzione quindi a ciò che accadrà da qui all’autunno. “Non mi stancherò mai di ribadire – precisa Bernardi – che sarà molto importante fare prevenzione”.
“Certo non si può essere certi che accada veramente. Tuttavia quello che sicuramente si può dire è che gli ingredienti per rendere pirotecnico il futuro meteorologico per i paesi che si affacciano sul Mediterraneo ci sono tutti”, sottolinea l’esperto di meteo.
L’innesco potrebbe essere dato dai primi affondi di aria fredda e qualora dovesse accadere ci sarà solo da prepararsi al peggio visto che ci si potrebbe trovare di fronte a eventi davvero estremi”, conclude il professionista aquilano.