Nessuno ne parli. È “Il segreto”
AVEZZANO – Al Teatro dei Colori – per il progetto Uomini e tempo – il “dulcis in fundo” del Festival “Progetto Scena Aperta” con “Il segreto” monologo ispirato al “Segreto di Luca” di Ignazio Silone che si terrà a Celano presso la Piazzetta San Giovanni venerdì 28 agosto alle ore 21,30. Regia e interpretazione sono di Gabriele Ciaccia con Francesco Manetti; organizzazione scenica di Roberto Santavicca; suono e luci di Boris Granieri, l’organizzazione di Gabriella Montuori.
Hanno collaborato Centro Studi Internazionale “Ignazio Silone” e Associazione Pietraluna. La più alta espressione d’amore, l’assoluto rispetto per la persona amata. Sono queste le ragioni che hanno spinto Luca, il protagonista, ad essere condannato all’ergastolo per un omicidio mai commesso. L’accusato non si è mai discolpato, non ha mai addotto alcun alibi che lo affrancasse dalla condanna, perché? Sarà Andrea Cipriani, antifascista esiliato che torna al paese, ad indagare e a scoprire che dietro al comportamento di Luca c’è un segreto che non poteva essere rivelato. Luca, finalmente libero perché il vero assassino ha confessato, torna in paese ma i compaesani – che ben sapevano dell’innocenza di Luca – lo accolgono con disagio. Andrea è tornato per intraprendere carriera politica ma, dopo aver incontrato Luca, cambia programma e inizia ad investigare sull’accaduto. Il legame tra Andrea e Luca è più forte di quel che a prima vista può sembrare: non morbosa curiosità quella che spinge Andrea ad interessarsi di quanto accaduto a Luca; il bambino Andrea scriveva le lettere che la madre di Luca inviava a suo figlio in carcere. Scopre così che dietro il silenzio di Luca viveva una storia d’amore di Luca con Ortensia, una donna sposata e che la sera del delitto, Luca si trovava proprio con Ortensia. Perché Luca non si discolpò? Perché di quelli del paese, che pur sapevano, nessuno parlò? Di certo Luca tacque per tutelare l’onorabilità della donna amata e rispettata; chi sapeva non parlò, soggiacendo alle logiche comunitarie chiuse e moralistiche. Andrea ritroverà, attraverso la sua ricerca, di certo la sua infanzia e, insieme ad essa, valori di vita che travalicano il tempo.
“In questa dimensione “scrivere attraverso l’attore, è il tema del lavoro sul testo; non vi sono più confini, ogni parola del protagonista e anche la parola del “protagonista”. Ciò che è scritto rivendica ogni segno dell’azione”. E ritorna, prepotente, ancora il valore del silenzio associato alla parola siloniana scarna, asciutta, essenziale, quasi ieratica che non lascia spazio a manipolazioni o fraintendimenti; il silenzio va ascoltato e ne va compresa la grandezza perché il silenzio è la “libertà dello spirito”– secondo una frase dello scrittore. Le attività si svolgono con il contributo e rapporti Istituzionali con: Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Regione Abruzzo, Comune di Celano. Lo spettacolo “Il Segreto” sarà rappresentato anche ad Avezzano a chiusura degli “Eventi Estate 2020”, la sera del 2 settembre, alle ore 21,15, nell’Arena Fermi, in via Gianserico Fontana.