Neve a Natale? Cerchiamo di capirci di più con il meteoman Stefano Bernardi

ROMA – Pensare che sia facile coniugare il giorno di Natale con il colore bianco della neve rasenta quasi l’impossibile ed è inutile nasconderlo. Se non altro laddove, come nel caso delle pianure italiche, la neve rappresenta già di per sé un evento raro. Se si va a ritroso nel tempo, ci accorgeremmo, infatti, che la dama bianca molto raramente ha visto coincidere il suo arrivo con la giornata della Natività.

Volendo impostare il tutto su un gioco delle probabilità, il fatto che sia molto difficile che possa accadere c’è lo spiega il meteoman aquilano Stefano Bernardi allorquando ad essere da lui evocate sono il numero di volte in cui quelle incursioni di aria fredda, foriere di nevicate a bassa quota, ovvero in Pianura, si presentano ogni anno.


Bernardi, infatti, ci riporta l’esperienza maturata in quel del centro Epson, laddove, cioè, ha dovuto fare i conti, durante lo stage dallo stesso effettuato, con il reale mondo della statistica.
Ebbene, in media, ogni anno, l’Italia “subisce” 2,5 incursioni fredde nel trimestre invernale.
Ciò non significa che non vi possa essere un maggior numero di occasioni ma è altrettanto vero che ve ne potrebbero essere anche di meno o, addirittura, com’è capitato alcune volte, nessuna.
Nel suo ultimo contenuto riportato nel video YouTube del suo sempre più seguito format, Bernardi proprio di questo ci parla.

Il meteorologo abruzzese ha altresì fornito indicazioni su quello che potrebbe essere il tempo a Natale.


Premettiamo però che ciò che dice il professionista aquilano, così come dallo stesso sottolineato, ha una limitata valenza in ordine alla possibilità che ciò che dice potrà accadere. Tuttavia, come si sa, crearsi una pia illusione a volte fa star bene e noi questo vogliamo fare oggi.

Magari agganciandosi a quella “frustata” di aria gelida che Bernardi vede maturare sul Nordamerica e che, in un gioco ondulatorio o pendolare che dir si voglia, potrebbe far cadere sull’Italia, proprio in coincidenza del periodo natalizio, una cascata di aria gelida direttamente dall’artico.

Vediamolo ora tutti insieme la teoria di Bernardi nel video che qui di seguito riportiamo.


Che si possa avverare o meno è presto per dirlo ma, come si sa, sognare non costa nulla e lo diciamo a vantaggio dei freddofili visto che non a tutti piace tremare per il gelo che ne deriverebbe.