Niente nuovi funzionari per il Tribunale. Forse uno post-dibattimento per sei mesi. Resta grave la situazione del Palazzo di Giustizia di Avezzano
AVEZZANO – Potrebbe essere concesso, nella migliore delle ipotesi, l’arrivo in applicazione quotidiana e semestrale di un solo funzionario per il post-dibattimento, al Tribunale di Avezzano.
Stando ad alcune indiscrezioni, questa sarebbe la risposta che sarebbe stata inoltrata alla Presidente del Tribunale di Avezzano, Zaira Secchi, dalla presidente Vicaria dell’Aquila, Alessandra Ilari.
La risposta riguarda una richiesta, avanzata dalla Presidente di Avezzano, per avere 5 funzionari neoassunti, o, in alternativa, l’applicazione semestrale del funzionario post-dibattimento.
Da L’Aquila sarebbero arrivate spiegazioni relative all’impossibilità di inviare i cinque neoassunti, riguardanti l’inesperienza, la necessità di concludere il periodo di prova e, in ultimo, il fatto che non essendo stata inserita Avezzano come sede di scelta, l’eventuale invio nel capoluogo marsicano può avvenire solo su base volontaria e previo interpello.
E andiamo alla traduzione di tutto ciò.
La Presidente del Tribunale di Avezzano, dottoressa Secchi, sa benissimo che, prima ancora che di magistrati, un tribunale, per funzionare, ha necessità di cancellieri e funzionari che facciano procedere i vari passaggi dei processi degli atti giudiziari nel modo più spedito e continuo possibile.
Avere tutti i magistrati, ma non avere chi scrive, registra, pubblica e notifica, atti, provvedimenti, sentenze, motivazioni di sentenze e quant’altro, è come non avere alcun magistrato.
Si può infatti sostenere che il “post-dibattimento” è più importante del dibattimento stesso. Senza sentenze pubblicate e notificate, è come se nulla fosse avvenuto.
Per capirci con un esempio pratico.
In una causa d separazione coniugale giudiziale, se, dopo aver esperito tutte le fasi del giudizio, si arriva al momento in cui il giudice deve pronunciare la decisione, la stessa, ammessa che lo stesso giudice utilizzato in dovesi ruoli riesca a farla subito, diventa esecutiva solo dopo la pubblicazione e la notifica alle parti.
Se questo secondo passaggio, il “post dibattimento” per l’appunto, non riesce a procedere come dovrebbe perché gli uffici sono sguarniti, allora il diritto del cittadino al un processo equo e in tempi rapidi va a farsi benedire.
La seconda conseguenza è che quel tribunale, si troverà un carico di arretrato talmente crescente da diventare quasi ingestibile.
Se ci si aggiunge che nel caso del Tribunale di Avezzano, tanti funzionari e cancellieri sono andati in pensione, e molti lo faranno a breve, e quasi nessuno è stato sostituito, allora si comprende ancora meglio la necessità manifestata dalla Presidente Secchi alla collega omologa dell’Aquila.
Un esempio che fa comprendere quanto sia allarmante la condizione del Tribunale di Avezzano.