Niente rimborsi ai coltivatori del Fucino per i danni da maltempo e peronospera. Giorgio Fedele (M5S): «Inaccettabile, la Regione chiarisca subito»

AVEZZANO – Disinteresse, beffe, promesse a vuoto, illusioni, abbandono. Sono queste le parole usate del consigliere regionale marsicano del Movimento Cinquestelle, Giorgio Fedele, per descrivere il comportamento del Presidente della Regione Marsilio e de centrodestra abruzzese nei confronti della Marsica e del Fucino in particolare.

Dopo la vicenda del progetto del nuovo impianto irriguo del Fucino, sparito come per una magia del Mago Silvan, ora è la volta dei rimborsi per i danni all’agricoltura per il maltempo e la peronospera. Rimborsi per tutti, tranne che per i coltivatori fucensi.

Una storia che, in qualche modo, con i toni usati da Fedele, fa tornare alla mente il sistema illustrato magnificamente da Ignazio Silone in “Fontamara”, che vedeva da una parte i “cafoni” del Fucino e dall’altra il Principe con i “Don Circostanza” dell’occasione…

«Il disinteresse che il Governo regionale di Centrodestra nutre nei confronti della Marsica è sempre più irrazionale, illogico e quindi insopportabile.

L’ultima beffa, in ordine di tempo, riguarda i mancati rimborsi per danni da maltempo subiti dagli agricoltori fucensi che – dichiara Giorgio Fedele, Consigliere regionale marsicano del Movimento 5 Stelle -, tra aprile e giugno, sono stati falcidiati da piogge torrenziali che hanno compromesso il raccolto e generato un danno economico esorbitante.

Giorgio Fedele, consigliere regionale avezzanese del Movimento Cinquestelle

Eppure l’Assessore Imprudente, bravissimo a parole durante le sue infinite passerelle preelettorali e di campagna elettorale, aveva promesso indennizzi e tutele a supporto del comparto agricolo marsicano.

Ma ora è tutto chiaro: al danno si aggiunge anche la beffa perché il decreto del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste riconosce rimborsi solo per quei viticoltori le cui produzioni sono state attaccate dalla Peronospora. Tutti gli altri restano e resteranno a mani vuote, illusi e abbandonati.

Il Ministro Lollobrigida ben si è guardato, ad Avezzano, dall’annunciare il contenuto del decreto che da lì a poco avrebbe firmato, ma, anzi, ha addirittura rassicurato circa la sua vicinanza al settore agricolo.

Peccato, però – incalza Fedele -, che a smentirlo sia proprio il documento da lui tanto sbandierato.

La peronospora ha attaccato il settore degli ortaggi (insalata, finocchi, pomodori, spinaci e molti altri) provocando danni massici quasi all’80% della produzione totale, causando danni alle patate (per il 60% della produzione), alle carote (per il 50%), al settore cerealicolo (per il 60%), ed è assolutamente incomprensibile come coloro che hanno subito un tracollo così ingente delle produzioni siano rimasti senza alcun tipo di rimborso.

«La Marsica per il centrodestra è terra dove solo prendere»

Una differenza di trattamento inspiegabile, una discriminazione netta ma voluta. La Marsica, per l’ennesima volta, viene trattata come un territorio da cui prendere ma a cui non dare.

Adesso leggiamo di slogan che parlano di coesione, di centralità della Marsica nelle strategie produttive della Regione Abruzzo, di volontà di valorizzare i prodotti e le eccellenze del territorio ma sono spot elettorali che suscitano solo rabbia e indignazione.

Tutti si fanno le spalle larghe con il Fucino  – prosegue il consigliere marsicano pentastellato -, ma nessuno che aiuta concretamente agricoltori e professionisti del settore agricolo.

Ho passato un’intera legislatura a lottare per fare arrivare fondi, ho portato in Commissione numerose istanze e richieste dopo aver parlato con agricoltori, imprenditori e chiunque altro lavorasse nel settore, ho chiesto e preteso che la Regione aiutasse il comparto, ma l’Assessore Imprudente e il centrodestra del Presidente Marsilio hanno scelto di sacrificare la Marsica e la Provincia dell’Aquila.

Che si rimetta mano a questo decreto – conclude Giorgio Fedele -, e lo si faccia immediatamente, gli agricoltori meritano rispetto».