Non solo gioco. Una breve storia dei casinò europei
La storia delle case da gioco europee si accompagna alla storia dell’arte e dell’architettura del vecchio continente e si è spesso incrociata con quella di personalità che hanno segnato, in qualche modo, la propria epoca.
Oggi giocare con roulette, slot, baccarat e gli altri giochi tipici è possibile anche online grazie a siti come PokerStars Casino, uno dei principali Casino in Italia sul web, ma un tempo era possibile giocare solo in edifici destinati a tale scopo, palazzi che diventavano mete per tutti gli appassionati.
C’è da dire che il gioco fa parte della storia dell’umanità, tanto che le prime testimonianze risalgono alle antiche civiltà cinesi ed egizie. Anche i romani amavano il gioco: dai dadi agli astragali, dalla morra al testa o croce. Era permesso giocare solo durante i Saturnalia a dicembre, mentre le sponsiones, ossia le scommesse, erano consentite durante i Ludi Circensi.
Negli anni del Medioevo, considerati, spesso a torto, “secoli bui”, il gioco non era visto di buon occhio. Nelle baratterie, tuttavia, il gioco era presente e nelle mani dei barattieri. Col tempo, i barattieri si riunirono in società, con a capo un Potestas, una corporazione a cui i comuni affidavano, pur per periodi limitati nel tempo, la possibilità di organizzare giochi. Non solo nelle taverne si giocava, ma anche nei porticati, negli angoli delle strade e sotto le logge. La varietà di giochi era molto ampia, tra dadi e carte.
Il primo casinò vero e proprio fu inaugurato nel 1638, a Venezia, vicino al San Moisé; chiuse nel 1774. Si tratta della casa da gioco più antica al mondo: era molto frequentata, anche da personaggi come Giacomo Casanova, una delle personalità più eclettiche e affascinanti della storia.
Negli anni ‘50, il Casinò di Venezia fu spostato nel palazzo Ca’ Vendramin Calergi. Disegnato dall’architetto Mauro Condussi, fu costruito negli anni tra il 1481 e il 1509 nel sestiere di Cannaregio. Dopo alcuni passaggi di proprietà, nel 1589 fu acquistato da Vettor Calergi, che ampliò l’ala destra del palazzo. Dopo altri passaggi di mano, nel 1946 il palazzo passò al Comune di Venezia, e nel 2000 alla società Casinò di Venezia.
L’edificio si affaccia sul Canal Grande, offrendo una vista bellissima. Dal punto di vista architettonico, rappresenta una delle facciate più suggestive del Rinascimento Veneziano. Nel Salone, sono presenti opere di Palma il Giovane e altri quadri del XVII secolo.
Tra i personaggi storici che hanno soggiornato tra le mura di Ca’ Vendramin, il compositore Richard Wagner.
Il secondo casinò più antico d’Europa è il Redoute, situato in Belgio, nella città di Spa. Anche questo casinò, come quello di Venezia, ha visto passare personaggi della letteratura e storici come Victor Hugo, Alexandre Dumas padre e Pietro il Grande. L’elegante stile neoclassico degli edifici che circondano il casinò, le colonne e le decorazioni d’epoca sono ancor oggi suggestivi e affascinanti.
Il Karhaus di Baden-Baden, in Germania, risale al 1854. È posto a poche miglia dalla Francia e la sua storia va di pari passo con l’antico centro termale della città di Baden. Seppur il gioco fosse permesso, nelle sale termali, fin dal 1748, il casinò di Baden-Baden fu inaugurato nel 1934. Fu definito dalla famosa attrice tedesca Marlene Dietrich “il casinò più bello del mondo” e pare che ispirò allo scrittore russo Dostoevskij, autore del Grande inquisitore andato in scena qualche mese fa a Sulmona, il romanzo Il giocatore. Una curiosità: durante gli anni ‘30 del XIX secolo fu preso d’assalto dagli appassionati di gioco francesi, visti i divieti presenti in Francia.
Concludiamo questo breve excursus nella storia delle case da gioco europee con il casinò per antonomasia: il casinò di Montecarlo. La nascita del primo casinò della città monegasca, nel 1856, si deve al principe Florestano I; fu poi il principe Carlo III a far costruire il quartiere Monte Carlo e ad affidare a Charles Garnier, architetto che aveva già progettato l’Opéra di Parigi, il compito di costruire un edificio per il gioco.
Garnier fece un lavoro straordinario, progettando il casinò in stile barocco; gli arredi, con affreschi e sculture di Art Nouveau e ornamenti in oro e marmo, regalano all’edificio uno stile sfarzoso ed elegante. Nel 1863, la gestione del casinò passò alla Société des Bains de Mer, che ancor oggi gestisce la casa da gioco.
Il casinò, nel corso degli anni, ha visto passare i protagonisti del jet-set: attori, vip, nobili, intellettuali, tra cui il Duca di Hamilton, Jules Verne, Alexandre Dumas, l’attrice Sara Bernhardt.
La storia dei casinò europei, dunque, è andata di pari passo alla storia dell’architettura, dell’arte, della letteratura, del cinema e, perché no, della storia tout court.