Nuova aggressione nel carcere di Teramo. Agente bastonato per l’apertura ritardata delle camere di pernottamento
Sindacati abruzzesi e Marsilio concordano: «Intervenga subito il provveditore Carmelo Cantone»
L’AQUILA – Ennesima aggressione nel Carcere Castrogno di Teramo nella serata di domenica, protesta dei sindacati, che chiedono interventi, e presa di posizione del Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
Questa la nota diffusa da tutti i sindacati della Polizia Penitenziaria d’Abruzzo.
IL COMUNICATO DEI SINDACATI DELLA POLIZIA PENITENZIARIA
«Le scelte dell’amministrazione locale continuano a mettere in pericolo i lavoratori.
Questa volta l’Assistente Capo di Polizia Penitenziaria, in servizio nella sezione Covid, è stato letteralmente preso a bastonate da un detenuto italiano di etnia rom, riportando fratture con una prognosi di 30giorni.
La vile aggressione sembrerebbe essere scaturita da un ritardo di pochi minuti nell’apertura delle camere di pernottamento, ritardo dovuto alla promiscuità di detenuti positivi al Covid19 e detenuti negativi voluta dalla Asl e dalla Direzione.
Infatti a Teramo vige la strana disposizione di tenere nella stessa sezione detenuti malati di Covid e detenuti che non hanno ancora contratto la malattia.
I risultati ottenuti sono di tutto rispetto:
- Ad oggi abbiamo oltre 100 detenuti positivi nel carcere di Teramo, record in Abruzzo;
- Continui malumori tra i detenuti in quanto nella sezione permane la disposizione di tenere le camere di pernottamento aperte durante il giorno, ma siccome coabitano positivi e negativi, le aperture avvengono a turni alterni dimezzando i tempi di apertura, e dai malumori alle aggressioni il passo è breve.
Tutto questo avviene in sezioni detentive che ospitano in media 80 detenuti, come se fosse possibile per un solo agente tenere lontano i detenuti positivi al Covid da quelli negativi.
Va da sé che le criticità aumentano di giorno in giorno, vedasi l’escalation di violenza che c’è stata a Teramo; un paio di rivolte sventate appena in tempo, detenuti che si barricano in sezione e tre aggressioni con lesioni al personale, senza contare le aggressioni verbali che i Poliziotti subiscono giornalmente.
Le organizzazioni sindacali abruzzesi dicono basta.
“Il Provveditore Cantone deve stabilire se la gestione dei malati Covid sia corretta”
Chiediamo l’intervento urgente del Provveditore Regionale, Carmelo Cantone, che potrà e dovrà intervenire e chiarire se la gestione “alternativa” dei malati Covid a Teramo, immaginata dal Direttore dell’Istituto, Stefano Liberatore, sia corretta e conforme alle normative in materia di prevenzione dell’infezione da Covid19.
Non escludiamo nemmeno di adire le vie legali se non saranno ripristinati a Teramo legalità e diritti dei lavoratori e questa volta aggiungiamo anche il diritto alla salute degli stessi detenuti». Per i sindacati Sappe, Osapp, Uil-Pa-Pp, Sinappe, Uspp,Fns-Cisl e Fp-Cgil, Ninu, Di Felice, Di Giovanni, Luciani, Petrongolo, Tedeschi e Merola.
Sulla questione ha voluto prendere posizione anche il Presidente Marsilio, oltre ad esprimere la sua solidarietà all’agente ferito e alla Polizia Penitenziaria abruzzese.
L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE MARCO MARSILIO
«A poche settimane di distanza dagli ultimi episodi di violenza avvenuti all’interno delle carceri abruzzesi, le cronache registrano l’ennesima aggressione ai danni di un agente di polizia penitenziaria.
Ancora una volta all’interno del carcere di Castrogno. All’agente esprimo la massima solidarietà a nome personale e dell’intera Giunta.
Sicuramente la situazione in diversi istituti di pena abruzzesi non è delle migliori, visti i ripetuti episodi di violenza nei confronti degli agenti.
Sollecito anche io un intervento da parte del Provveditore regionale affinché vengano verificate le problematiche denunciate dai rappresentanti degli agenti di polizia penitenziaria ed eventualmente effettuati quegli interventi necessari per riportare più ampi margini di sicurezza nel loro lavoro quotidiano».