Nuove “Esperienze” a Pescara
PESCARA – Un innovativo progetto che vede al centro degli interventi i giovani con disabilità intellettiva relazionale per l’acqusizione – attraverso il lavoro – della fiducia in loro stessi, dell’autonomia e il raggiungimento di quella inclusione di cui oggni tanto si parla e che, più che un punto di arrivo, deve essere considerato una “stella polare”, un punto “oltre”: oltre la separazione, oltre il pregiudizio, oltre le chiusure mentali.
Infatti, il progetto prevede l’inserimento del giovane diversabile in un programma di educazione e formazione attraverso il lavoro e di assistenza per la vita di relazione, nello sforzo ultimo di ridurre i gap cognitivi che oggi limitano non poco l’inclusione e l’inserimento nel mondo del lavoro.
“Esperienze” è appunto il titolo del progetto che, sarà realizzato su iniziativa dell’Assessorato Politiche per la disabilità, Ascolto del disagio sociale, Associazionismo sociale del Comune di Pescara – retto dall’assessore Nicoletta Di Nisio – con l’Associazione sport21 Abruzzo OVD e i titolari degli stabilimenti Ippo Beach Club e Mila e che è stato presentato venerdi 31 luglio presso lo stabilimento balneare Ippo Beach Club in Lungomare Papa Giovanni XXIII° 77 in una conferenza stampa dove erano presenti anche la Presidente dell’Ass. Sport21 Abruzzo OVDi titolari dei due stabilimenti balneari che sono partner e ospiti dell’iniziativa: Luigi Iervese per Ippo Beach Club, Andrea Lancia per Mila e Angelina Fantoni per Ass.ne Sport21 Abruzzo OVD.
E’ stato presente anche Massimiliano Pignoli, capogruppo UDC del Comune di Pescara che ha posto l’accento del suo intervento sull’importanza del progetto e la condizione della diversabilità intellettiva; ed ha riconosciuto alla Di Nisio di adoperarsi, attivamente ed efficacemente, per sosenere e avviare progetti vicini alle famiglie, ai ragazzi al contesto sociale; l’iniziativa infatti si pone – come ha sottolineato Angelina Fantoni, Ass.ne Sport21 Abruzzo OVD – in continuità con un precedente progetto che ha visto gli stessi ragazzi diversabili impegnati in un programma di autonomia attraverso la pratica sportiva: non solo sono giunti i risultati di autonomia ma anche quelli agonistici! Prima nel mondo dello sport, ora nel mondo del lavoro: se mai ce ne fosse bisogno l’assistenzialismo non serve; altre sono le rotte da percorrere, altri sono i lidi da raggiungere, altre sono le città da costruire per realizzare l’inclusione! Il progetto di oggi, coerentemente con l’obiettivo di domani, è solo un primo grande passo avanti!