Nuove uscite: Sebastiano Martini – “La notte dell’acqua alta”
“La notte dell’acqua alta” di Sebastiano Martini è un romanzo suggestivo ambientato in una sola, decisiva notte. È una storia attraversata da una sottile tensione che domina il racconto già dal prologo, e che continua a tenere il lettore sul chi va là, come se a ogni svolta di pagina ci potesse essere una rivelazione sconvolgente. Anche il protagonista è avvolto da un alone di mistero: Max si muove per una Venezia stravolta dall’alluvione che la colpì realmente nel novembre del 2019, guidato da un obiettivo apparentemente folle che non viene manifestato subito, se non quando la storia si concede un flashback rivelatore. L’autore gestisce sapientemente l’atmosfera surreale e apocalittica che si viene a creare intorno al protagonista, stuzzicando la curiosità del lettore, che non legge ma beve le pagine: il destino di Max diventa subito affar suo, e non se ne può liberare. Insieme alla tensione, anche un rarefatto sentimento d’angoscia impregna le scene; lo stesso protagonista è profondamente inquieto, ed è come sospeso tra due realtà, tra due scelte cruciali.
Dopo aver scoperto il vero motivo per cui è arrivato a Venezia, la città che più ama al mondo, lo seguiamo mentre si perde tra le calli dominate dallo scirocco, memore dei luoghi visitati da Corto Maltese, nostalgico delle avventure giovanili nella Serenissima. Max affronta la pericolosa acqua alta, la peggiore dal 1966, per compiere la grande impresa: una sfida contro sé stesso e la sua paura di osare, un modo di sentirsi vivo quando è ormai giunto a un importante giro di boa. E anche quando viene messo in guardia dall’enigmatico personaggio di Sebastiano Mocenigo, uomo eccentrico e sibillino, lui sa che non può mancare all’appuntamento con la sorte perché, che sia nel bene o nel male, un nuovo inizio è necessario. Mentre l’acqua sale inesorabile e la città si fa deserta e sofferente, osserviamo la fragilità di un essere umano che si scontra con la forza distruttiva della natura; con i soli compagni dei ricordi e dei rimpianti, Max, l’ultimo dei sognatori, arranca verso il luogo in cui finalmente getterà le carte in tavola, in cui per una volta si assumerà tutti i rischi – «Trascinava a fatica le gambe nell’acqua, osservando la sua città, ferita e violata dall’impeto della natura. La marea cresceva senza soluzione di continuità, insensibile, distaccata e indifferente alle vite dei veneziani, alle sofferenze e ai sogni degli esseri umani».
SINOSSI DELL’OPERA. A Venezia, la sera del 12 novembre 2019, un forte vento dall’Adriatico causa un’alluvione che la Laguna non ricordava da decenni. L’avvocato Max Falconeri è lì, assediato dai debiti, con una storia d’amore a un bivio, e ventimila euro in contanti nella tasca del blazer. Passeggia inquieto tra le calli deserte sperando che quella notte sia aperto almeno il casinò, mentre l’acqua alta, salendo lungo i pantaloni di velluto, è già arrivata all’orlo dell’elegante cappotto di loden indossato per la notte di tutta una vita.
BIOGRAFIA DELL’AUTORE. Sebastiano Martini (Parma, 1978) è un avvocato civilista e scrittore. Esordisce nella narrativa con il suo romanzo “Covadonga” (Edizioni Leucotea, 2019). A quest’opera seguiranno la pubblicazione di racconti in alcune antologie e del suo secondo romanzo “La notte dell’acqua alta” (Edizioni Ensemble, 2020).