Oggi si festeggia Santa Lucia: ecco la storia della santa più amata dai bambini
Patrona dei ciechi, degli oculisti e degli elettricisti e protettrice contro le malattie degli occhi, Lucia apparteneva a una ricca famiglia di Siracusa.
La madre, Eutyche, vedova, aveva promesso la figlia in sposa a un giovane concittadino; ma Lucia aveva fatto voto di verginità per Cristo, e ottenne che le nozze fossero differite, anche perché la madre fu colpita da grave malattia.
Devota a S. Agata, martire catanese vissuta mezzo secolo prima, Lucia volle portare la madre inferma sulla sua tomba. Dal pellegrinaggio la donna tornò guarita e accordò alla figlia il permesso di seguire la via che si era prefissata, consentendole di distribuire ai poveri la ricca dote.
Il fidanzato respinto si vendicò deferendo Lucia al proconsole Pascazio in quanto cristiana. Minacciata di essere esposta al lupanare, Lucia rispose: «Il corpo viene contaminato soltanto se l’anima vi acconsente». Il proconsole volle passare dalle minacce ai fatti, ma il corpo di Lucia si appesantì al punto che decine di uomini non riuscirono a smuoverla di un palmo.
Un colpo di spada pose fine a una lunga serie di sevizie, ma anche con la gola recisa la giovane continuò a esortare alla fede, finché i compagni, che le facevano corona, sigillarono la sua testimonianza con la parola «Amen».
Si dice che a S. Lucia venissero cavati gli occhi poiché “portatrice di luce”, ossia di speranza, di spirituale visibilità e cambiamento e che le fossero immediatamente restituiti dal Signore. Per questa ragione e per lo stesso suo nome che significa Luce, essa è invocata come protettrice degli occhi.
Santa Lucia, nella credenza popolare diffusa nelle province di Cremona, Bergamo, Lodi, Mantova e Brescia, è colei che porta i doni ai bambini buoni nella notte tra il 12 e il 13 dicembre, con il carretto trainato dal suo fedele asinello che prende il volo.