On Art Gallery Firenze, “Come stelle cadenti”. Mostra d’arte contemporanea contro la violenza sulle donne

Paola Carosiello

Il titolo delicato e struggente.  “Come stelle cadenti”

Il  contesto artistico-culturale. La OnArt Gallery di Firenze.

Le presenze. Artisti contemporanei uniti contro la violenza sulle donne.

A cura della  storica e critica d’arte Francesca Callipari, sabato 23 novembre dalle ore 17:30, in vernissage sarà presentata la mostra d’arte contemporanea COME STELLE CADENTI presso la On Art Gallery a Firenze, appena qualche giorno prima della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle donne che viene celebrata il 25 novembre che, ancora una volta e finché accadrà, è dedicata a quella parte di umanità che in qualunque parte del mondo è vittima di maltrattamenti e violenze. Vorremo fosse l’ultimo anno.

Nel corso dell’evento di inaugurazione della mostra, la dott.sa Francesca Callipari presenterà mostra e artisti; insieme a loro, ci sarà un intermezzo poetico che vedrà ospiti l’artista e poetessa Elena Alupei,  la scrittrice e poetessa Beniamina Callipari e l’Associazione Artemisia di Firenze che già da svariati anni è attiva contro ogni forma di violenza su donne bambini e adolescenti. La presentazione sarà supportata anche dalla presenza di un interprete LIS per garantire l’accessibilità al pubblico non udente.

Il gravissimo problema sociale della violenza di genere non è un ‘pour parler’; numeri, cifre e statistiche raccontano di una lunga scia di morte: 45mila nel mondo, 90 in Italia e nella gran parte gli autori di questi delitti sono persone che appartengono all’ambito familiare. Il fenomeno dilaga e non c’è generazione che non ne sia coinvolta: da quella degli adulti a quella dei più giovani; insieme alla violenza fisica, quella psicologica che, come afferma la curatrice: “essendo più difficilmente riconoscibile rimane celata o sottostimata”.

La mostra di arte contemporanea intende fornire, prosegue Francesca Callipari, “spunti di riflessione su questa terribile problematica” ed evidenziare “quanto brutale possa essere ancora la mano dell’uomo e quanto si debba fare per contrastare questa piaga sociale, sensibilizzando la società e soprattutto educando i giovani alla non violenza e alla parità di genere”.

Artisti internazionali di 14 paesi, insieme ad artisti italiani propongono opere che – pur servendosi di espressioni artistiche diverse, pongono all’attenzione dei visitatori l’intero universo femminile, la sofferenza e le diverse emozioni che investono le donne e, insieme ad esse, la grande forza di cui sono dotate: capacità di risollevarsi dopo aver combattuto e di ricominciare da capo. Quaranta artisti che esporranno pitture, sculture e fotografie sia in modalità fisica sia in video-proiezione, in un luogo antico dove tra il 1545 e il 1554, ad opera di Benvenuto Cellini, venne fuso il bronzo che rappresentava Perseo che taglia la testa alla Gorgone Medusa.

Allora rappresentazione mitologica, oggi emblema della realtà. D’altro canto, ‘necesse est’, creare emozioni forti – e la mostra ci riesce pienamente – capaci di sensibilizzare il pubblico conducendolo ad una presa di coscienza sia sul tema sia sui pregiudizi che persistono nei confronti delle donne. Contemporaneamente, rassicurante e salvifico, al pari di un porto per i naviganti in periglio sulle onde, la mostra può accogliere chi ha subito o continua a subire violenza e diventare così anche un’occasione di ascolto e uno stimolo a chiedere aiuto.