Orsa e cuccioli spaventati inseguiti da un’auto. Il Parco Nazionale d’Abruzzo: “Curiosità in buonafede o cattiveria gratuita?”

PESCASSEROLI – Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un atto di scelleratezza, nonostante i numerosi appelli del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Stiamo parlando dell’ennesimo automobilista che ha pensato bene di inseguire un’ orsa con i suoi due cuccioli al seguito, il cui video, che vi mostriamo, è stato poi postato sui social.

L’atto è stato stigmatizzato da una nota del Parco che, per l’ennesima volta, spiega le conseguenze di queste “bravate” senza senso:

“Ancora una volta vengono pubblicate sui social immagini che non vorremmo mai vedere – dichiara il Parco – Ancora una volta una femmina di orso bruno marsicano con due cuccioli, è stata inseguita da una macchina. Ancora una volta l’egocentrismo ha vinto sul senso di responsabilità.

Curiosità in buonafede o cattiveria gratuita? Sinceramente, la differenza è poca.

Inseguire un orso in macchina è un’azione in grado di mettere seriamente a repentaglio la sicurezza dell’animale e quella delle persone che potrebbero trovarsi un orso spaventato che corre verso di loro.

Per giunta, la presenza di due cuccioli al seguito, rende ancor più grave il gesto. Ricordiamo come, nell’agosto del 2019, un inseguimento in auto dell’orsa Sebastiana e dei suoi cuccioli dell’anno, costò la separazione del nucleo familiare e la scomparsa di due cuccioli.

Con il tuo comportamento puoi fare la differenza, aiutaci a proteggere l’orso!”, conclude.