Orso investito sulla Superstrada del Liri. Acerbo, segretario nazionale Prc: «Ucciso da menefreghismo delle istituzioni. Dove sono gli ecodotti?»
PESCARA – È un Maurizio Acerbo a dir poco furioso quello che interviene sulla morte dell’orso marsicano avvenuta oggi dopo che, nella notte passata, il plantigrado era stato investito sulla Superstrada del Liri, vicino Canistro.
Il segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista parte dritto e punta il dito contro degli obiettivi precisi: le istituzioni competenti, nazionali, regionali e locali, e quelle territoriali.
«L’orso investito sulla Superstrada Sora-Avezzano è stato ucciso dalla negligenza e dal menefreghismo delle istituzioni che dovrebbero proteggere una specie a rischio di estinzione – esordisce Acerbo -.
Possibile che non siano stati ancora realizzati gli ecodotti e le strade non siano state messe in sicurezza per evitare incidenti come questo? Dovrebbe essere una priorità – conclude -, ma non lo è. Purtroppo».
E come si fa a non dargli ragione? Quante volte abbiamo riportato notizie di orsi, lupi e altri aninali selavtici al centro di investumenti e incidenti stradali nella nostra regione?
L’Abruzzo è una regione così, dove l’uomo deve convivere con queste specie e le infrastrutture debbono essere a misura anche di animale, se interessa salvaguardare questa ricchezza.
Diversamente, se non dovesse essere più considerata una ricchezza e una risorsa per l’Abruzzo, facciamo trasferire tutti gli animali altrove e così chi di competenza si sarà tolto un fastidio.