Ortona dei Marsi conferisce la Cittadinanza onoraria al Milite Ignoto. Interessante convegno tenuto dal generale Fazio
Ortona dei Marsi – “Chi ascolta un testimone…diventa testimone lui stesso”. Con questa considerazione di Elie Wiesel, si è concluso l’interessante appuntamento con la storia che si è tenuto, ieri pomeriggio, all’interno della stupenda chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, ad Ortona dei Marsi. E testimone di eccezione è stato il Generale di Divisione, Vero Fazio che ha ripercorso tutte le tappe che portarono alla individuazione del Milite Ignoto.
In un “racconto” velato da un momento di commozione allorquando: “Maria Bergamas madre dell’irredento sottotenente Antonio Bergamas, decorato di medaglia d’oro al V. M., caduto durante un attacco sul Monte Cimone, il cui corpo non era stato mai ritrovato, era stata prescelta perché indicasse la bara del Milite Ignoto. La donna si inginocchiò davanti all’altare, quindi si sollevò ed iniziò la scelta camminando lentamente dinanzi ai feretri, giunta davanti alla penultima lanciò un grido che si propagò per l’intera Basilica immersa in religioso silenzio e chiamando il proprio figlio abbracciò inginocchiata la bara”.
Nella Basilica d’Aquileia erano state portate le undici bare: cinque salme furono sistemate a destra e sei a sinistra dell’altare maggiore e riposte su due grandi catafalchi allestiti per l’occasione.
Il generale Fazio, ha ripercorso tutte le meticolose fasi (che resero ignota l’identità della salma): dal ritrovamento alla riesumazione, fino alla grandiosa commemorazione all’Altare della Patria”, Il 4 novembre 1921.
Ortona dei Marsi ha voluto così conferire la “Cittadinanza Onoraria al Milite Ignoto”, organizzando l’interessante appuntamento, aperto con il saluto del sindaco, Giuseppe Buccella, alla presenza dei responsabili delle varie associazioni d’arma e combattentistiche, di amministratori della vallata e di gente comune. Tutta la cerimonia, coordinata da Marina Eramo, è stata infarcita da una struggente colonna sonora elaborata dal maestro Paolo Alfano.