Ospedale Covid Pescara. Pepe (Pd): «Basta teatrini! Marsilio e Verì chiariscano subito se è al servizio di tutti o no!»
PESCARA – Ospedale Covid di Pescara, servizio a disposizione di tutta la regione, o struttura pagata da tutti gli abruzzesi , ma al servizio della sola Pescara?
L’amletico dubbio, un dubbio da 15 milioni di euro e lavori portati a termine in poche settimane, pervade un po’ tutta la politica, e non solo, regionale abruzzese.
«Mi chiedo che senso abbia avere un Covid Hospital regionale a Pescara, realizzato con i soldi di tutti gli abruzzesi, quando poi per inviarvi pazienti malati dalle Asl di Teramo, L’Aquila e Chieti bisogna ogni volta fare un autentico “braccio di ferro”, manco fossimo in presenza di una mobilità extraregionale o si stesse facendo un piacere alle altre province».
Se lo chiede il Consigliere e Vice Capogruppo Regionale del Pd Dino Pepe che stigmatizza il “teatrino” messo in scena, lo scorso fine settimana, tra l’Assessore Verì e i vertici della sanità abruzzese che, alla fine, proprio “come la montagna che partorisce un topolino”, hanno trovato una “soluzione di comodo” che scontenta tutti e non risolve il problema definitivamente.
«Giova forse ricordare che il Covid Hospital di Pescara è costato ben 15 milioni di euro, soldi di tutti gli abruzzesi, e nelle intenzioni della Giunta Marsilio avrebbe dovuto essere a disposizione di tutta la regione tant’è che, per la sua gestione, anche le Asl di Teramo, L’Aquila e Chieti pagano delle quote per garantire gli stipendi del personale medico e paramedico in servizio e non solo.
In pratica, quando vengono mandati pazienti dalle altre aziende sanitarie abruzzesi al presidio di Pescara, queste pagano due volte…una situazione assurda! – prosegue Pepe – mi chiedo, vista la situazione che si è creata, perché invece di destinare tutti i soldi a Pescara, per la creazione di un Covid Hospital regionale che non funziona come dovrebbe, questi fondi non siano stati divisi tra le quattro Asl così da evitare queste assurde situazioni!
Vorrei ricordare il grande sgarbo fatto da Marsilio e Co. all’ospedale “San Liberatore” di Atri che, prima è stato destinato alla cura dei malati Covid durante la prima emergenza sanitaria e poi è stato lasciato senza fondi, sacrificato come altri nosocomi sull’altare del Covid Hospital unico a Pescara.
A questo punto chiedo al Governatore Marsilio e all’Assessore Verì di chiarire, una volta per tutte, come funziona il Covid Hospital unico: se è al servizio di tutta la regione non è possibile dover assistere, ogni volta, a questi teatrini, manco fossimo in presenza di ricoveri extraregionali.
Se così non fosse, e la struttura è al solo servizio della Asl di Pescara – conclude il Vice Capogruppo Regionale del Partito Democratico – , chiedo all’assessore Veri di autorizzare le altre aziende a non compartecipare alle spese e che la Regione ricompensi le altre Asl dei 15 milioni spesi a Pescara, così da riequilibrare la situazione che vede, al momento, Pescara decisamente avvantaggiata nelle cure contro il Covid-19 rispetto a Teramo, L’Aquila e Chieti».